L’attore ha ammesso di aver tentato di farla finita dopo l’esplosione degli scandali a suo nome: la confessione di Armie Hammer

La storia dell’attore Armie Hammer è piuttosto singolare: la star di “Chiamami col tuo nome” e “Assassinio sul Nilo” è stata accusata di essere “cannibale”. Tutto risale al 2021, quando una serie di denunce vertevano tutte sullo stesso punto: “Mi ha mandato messaggi dicendomi di essere un cannibale al 100 per cento”. Cosa c’è di vero? Di recente l’attore ne ha parlato in una lunga intervista.

Prima di questo scandalo era tra le star più gettonate di Hollywood: lui nega tutte le accuse di stupro che gli sono piovute addosso. Non smentisce di essere un amante del BDSM, lo imputa a un abuso sessuale subito da un uomo di chiesa: “Quello che ha fatto su di me è stato introdurre la sessualità nella mia vita in un modo che era completamente fuori dal mio controllo”.

L’impotenza del momento lo hanno spinto a voler intraprendere relazioni sessuali dove potesse avere “il controllo della situazione”. Da quel momento è cambiato drasticamente il suo modo di vivere: “Ho avuto uno stile di vita molto intenso ed estremo. Prendevo queste donne e le portavo dentro questo vortice di viaggi, sesso, droghe e grandi emozioni. Poi, non appena avevo finito, le lasciavo andare e passavo alle successive, facendo sentire quelle precedenti abbandonate e usate”.

Il pentimento

Oggi riconosce di essere stato “uno str**zo, egoista” e di aver “usato le persone”. Armie ha 36 anni e si sente “una persona più sana, più felice, più equilibrata”. Vuole essere un buon padre per i figli, “in un modo” mai visto “prima”. Dopo lo scandalo scoppiato, l’agenzia che curava i suoi interessi lo ha lasciato solo e l’attore è stato abbandonato a sé, perdendo la possibilità di prendere parte a tutti quei progetti in programma. “Non nego di aver pensato al suicidio in questo periodo”. Tuttavia, seppur lontano dai riflettori hollywoodiani, oggi sta provando a rimettersi in sesto.

Continua a leggere su Chronist.it