Che fine ha fatto il bimbo del film “La vita è bella”?
Se l’è chiesto Nino Frassica in uno dei suoi esilaranti sketch all’interno del programma «Che tempo che fa».
Nell’ultima puntata del varietà condotto su Rai 3 da Fazio, il comico Siciliano, all’interno della sua raffica di battute, ha voluto ricordare, attraverso un fotomontaggio, l’attore che tanto piacque nel celebre film che lo rese noto: «Oggi il piccolo Giorgio Cantarini, il bambino de “La vita è bella” di Roberto Benigni, compie 30 anni, il suo agente cinematografico non ha voluto che crescesse».
Ecco cosa fa oggi Giorgio Cantarini, il piccolo de “La vita è bella”
In realtà Giorgio Cantarini, che di anni pochi giorni fa, il 12 aprile, ne ha compiuti 31, è cresciuto e nel corso degli anni ha continuato a lavorare nel mondo dello spettacolo alternando a teatro e cinema, qualche comparsata in tv, senza tuttavia mai più toccare le vette di successo raggiunte quando aveva appena 5 anni, con l’interpretazione di Giusuè Orefice nella pellicola, premio Oscar, di Roberto Benigni.
“La vita è bella” uscì a dicembre del 1997 nelle sale cinematografiche e divenne, con la cifra record di 92 miliardi di lire, la pellicola italiana con il maggior incasso di sempre. Il film racconta la storia della famiglia Orefice, formata oltre che da Giorgio Cantarini nei panni di Giosuè, anche dal papà Guido e dalla mamma Dora, rispettivamente interpretati da Roberto Benigni e da Nicoletta Braschi, alle prese con il drammatico orrore dei lager nazisti in cui vennero deportati a causa della loro origine ebraica.

L’attore orvietano in seguito al ruolo di Giusuè che gli valse lo Young Artist Award, ottenne una parte anche ne “Il gladiatore”, interpretando il figlio di Massimo Decimo Meridio. Successivamente partecipò nel 2005 al reality show “Ballando con le stelline” e recitò in altri film tra cui: “Il giorno, la notte, poi l’alba” e “Il mattino ha l’oro in bocca” nel 2007; “Protagonisti per sempre” nel 2015; “Lamborghini” nel 2022.
Tuttavia, il suo volto da bambino sarà sempre associato all’indimenticabile Giusuè che in mutande e canottiera bianca sbucava dal comodino a braccia larghe e salutava la mamma con la celebre frase «Buongiorno principessa!».