Il grande Maestro Antonio De Curtis, in arte Totò, in un’intervista del 1966, raccontò il suo punto di vista, nei riguardi del cinema italiano.
Il grande e indimenticabile Totò, raccontò e spiegò, secondo il suo punto di vista, il regresso del cinema italiano e le sue problematiche, senza troppo giri di parole e con una certa determinazione e sicurezza:
“Alcuni produttori, poi, sfruttano il filone di successo. Per esempio, dopo Divorzio all’italiana, c’è stato Matrimonio all’italiana…, fino a stancare il pubblico e rovinare, magari, il povero attore meschino”.
I film più belli di Antonio De Curtis
Totò, il Principe della Risata e simbolo del vero talento artistico, ha rappresentato e, tutt’oggi, rappresenta il grande cinema italiano, grazie alla sua inimitabile mimica facciale, il suo talento camaleontico, capace di plasmarsi perfettamente in ogni personaggio interpretato. Tantissimi sono stati i film ai quali Antonio De Curtis ha preso parte, e indubbiamente, quelli più belli, i più osannati dalla critica e dal pubblico, sono i seguenti: Fermo con le mani (l’esordio di Totò sul grande schermo), Totò le mokò, Guardie e ladri, Miseria e nobiltà, La banda degli onesti, Totò, Peppino e la…malafemmina, I soliti ignoti, Risate di gioia, I due colonnelli e, infine, Uccellini e uccellacci.
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Causa morte, malattia, funerale, età, vita privata, moglie e figli di Totò
Il 15 aprile 1967, una data apparentemente qualunque, ma non per il cinema. Uno dei giorni più bui e triste del panorama cinematografico italiano e televisivo. Quel giorno è morto il rappresentante, per eccellenza, della commedia, la grande maschera, Totò. L’attore napoletano è morto all’età di soli 69 anni, a causa di un infarto che non gli lasciò scampo, dopo una lunga sofferenza, per via della sua grave forma di corioretinite. Improvvisamente il Paese smise di ridere, tutto si spense. Il principe della risata, morì presso la sua abitazione, in Via dei Monti Parioli, n° 4, alle ore 3:35. Solitamente l’attore andava a letto intorno alle 3:30 del mattino. Quella sera, invece, fu l’ultima. I cortei funerali, ebbero luogo in tre posti diversi e in tre giornate diverse.
Il primo ebbe luogo a Roma, il secondo nel Rione Sanità, dove nacque l’attore e il terzo, si svolse, sempre nel suo quartiere, ma il 22 maggio dello stesso anno. Durante i cortei, l’intera città si bloccò per dare l’ultimo saluto a Totò. Alla cerimonia, parteciparono ben 250.000 mila persone, circa. I funerali, ad ogni modo, si svolsero due giorni dopo la sua morte, il 17 aprile 1967, a Napoli, presso la Basilica del Carmine Maggiore, dove parteciparono circa 3000 persone e, altre 100mila, nella piazza. L’attore lasciò delle volontà ben precise, andare a Napoli prima di morire. Durante la sua vita, riguardo la sua vita privata, invece, l’attore ebbe diverse relazioni tra cui: Liliana Castagnola. Quest’ultima però, si tolse la vita nel 1930, causano in Totò un profondo trauma. Infatti la sua primogenita decise di chiamarla proprio Liliana. Inoltre, l’attore napoletano, si legò a Diana Bandini Rogliani, divenuta sua moglie, dal 1935 al 1939. Dalla loro storia d’amore è nata Liliana De Curtis, e poi Franca Faldini, sua compagna rimasta fino al giorno della sua morte.
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