Era dall’ultima puntata di Gomorra che non tornava a Scampia Salvatore Esposito, protagonista nei panni di Genny Savastano nella serie di successo targata Sky. “Sono emozionato”, ha confessato l’attore che rimarca la differenza tra quello che aveva visto ai tempi delle riprese e i cambiamenti di oggi.
In un’intervista al Corriere, l’attore ha ripercorso il successo di Gomorra e, in particolare, le critiche sulla serie. “Ma ora non possono darci più la colpa. Vede, i pregiudizi sulla serie sono figli di disinformazione, ignoranza e livello basso. Ma soprattutto di mancanza totale di assunzione di responsabilità collettiva, cioè della politica, delle istituzioni e della società tutta, dalla famiglia alla scuola. Dare la colpa a Gomorra – prosegue – a un romanzo, era ed è facile. Invece bisognerebbe guardarsi allo specchio”.
Quel quartiere, oggi, “è migliorato”. Quindi qual è il ruolo di Gomorra in tutto ciò? Positivo, ovviamente. “Aver acceso i riflettori su Scampia è servito, oggi lì al posto di una vela c’è un’università che da tempo aspettava di essere realizzata, una vela è stata abbattuta, sono state costruite case popolari. Il mio sogno adesso è quello di far partire dal quartiere fino alle altre periferie corsi di recitazione e formazioni alle arti del cinema per i giovani”.