“Un sacco di mer*a”: così Bryan Cranston, senza mezzi termini, ricordando il ruolo del protagonista disabile interpretato in “Sempre amici”, remake statunitense dell’acclamata commedia francese “Quasi amici”. Il film ripercorre la vera storia di un uomo tetraplegico che diventa grande amico di un giovane proveniente dalle banlieue parigine.
Cranston è ormai una garanzia di successo e il film ha raggiunto davvero grandi risultati negli Stati Uniti sebbene la storia originale sia ormai popolare dopo il famoso e apprezzato lavoro francese al quale si è ispirato. Qualche mese fa l’attore interprete del protagonista è tornato sul film uscito nel 2017, con il quale ha lavorato insieme a Kevin Hart.
Le critiche social per il ruolo di Bryan Cranston in “Sempre amici”
“Ho ricevuto un sacco di mer*a per quel film”, affermava l’attore ospite del podcast “Club Random”, di Bill Maher, circa tre mesi fa. “Mi hanno detto che faccio schifo perché sono un attore senza disabilità che interpreta un attore disabile. Sono rimasto piuttosto sorpreso quando ho ricevuto questo contraccolpo”. Tuttavia, Bryan riconosce la delicatezza del tema e comprende perfettamente che, per quanto impegno ci possa mettere, “non puoi capire come ci si possa sentire a vivere in quella pelle”.
Comprende le critiche di chi, da fuori, “ha la prospettiva di un maschio bianco di 66 anni che può solo capire cosa si prova, ma non può viverlo”. Nel corso dell’intervista ha anche spiegato di essere al lavoro, insieme al collega Kevin Hart, per un sequel del film. Le polemiche proseguiranno? Probabile. Bryan però è un attore professionista in gamba e dalle spalle larghe, conosce bene gli inconvenienti del mestiere.