La dipendenza dalla cocaina è un brutto male e spesso non è facile uscire dal giro, ma Claudio Amendola ha vinto la sua battaglia: “Ne sono stato dipendente e ne sono uscito perché c’era qualcosa di importante: i figli”.

Queste parole, l’attore, le ha espresse a “Belve”, la trasmissione condotta da Francesca Fagnani che, restando sul tema, ha chiesto: “Quando senti di aver toccato il fondo?”. Risposta: “Quando ti rendi conto che ti sei trovato in una situazione in cui dovevi essere lucido e non lo eri”. Quindi, non è subentrato solo l’amore per i figli ma anche il terrore. Due sentimenti contrastanti che, coesi per un unico e comune obiettivo, hanno permesso a Claudio di far scattare l’allarme nella sua testa.

Claudio Amendola e la cocaina: “La paura e l’amore per i miei figli mi hanno aiutato a tirarmi fuori da quel mostro”

“E allora, per fortuna, lo spavento o la responsabilità che solo tu puoi avere in quel momento, ti costringono a tornare lucido. E cosi è stato”. L’amore per i figli e la paura, sono stati decisivi per riuscire a farla finita, dunque. La giornalista chiede se è riuscito a sconfiggere il “mostro” da solo oppure se è stato necessario qualche intervento esterno, un aiuto psicologico magari, oltre che fisico. “Sì – risponde Amendola – ne sono uscito completamente da solo”.

Claudio, aveva già spiegato di aver “provato tutte le droghe”, a parte l’eroina. Così come ricorda la giornalista prima di introdurre il tema e porre le domande al suo ospite. L’attore non ha remore nel parlarne apertamente, “anche di qualcosa che non converrebbe”. Alla base dell’ideologia secondo la quale l’attore afferma convintamente e senza titubanza di aver provato ogni droga, il principio secondo il quale oggi può dire con certezza “che fanno schifo”. Un terreno difficile che ha voluto tastare di persona.

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