Chi non conosce Peter Dinklage, vincitore di quattro Emmy Awards grazie alle magistrali interpretazioni del personaggio di Tyrion Lannister nelle varie stagioni della serie televisiva di grandissimo successo “Il Trono di Spade”. Peter è alto 1,35 poiché affetto da acondroplasia, una patologia che colpisce solo gli arti che crescono notevolmente meno rispetto al resto del corpo. In occasione dell’intervento al podcast di Marc Maron, “WTF”, l’attore ha criticato le scelte del film remake di Biancaneve che sarà prodotto dalla Disney.
Dinklage con il suo proverbiale carisma non le ha mandate a dire. L’attore ha definito la storia “arretrata”. Denunciando come si sia “progressisti” da un lato ma poi nei fatti siamo “ancora a raccontare una fottuta favola arretrata”. Basata su “sette nani che vivono in una grotta”.
Sul progressismo l’attore si è riferito alla scelta di Biancaneve interpretata “da un’attrice latina”, riferendosi a Rachel Zegler. La giovane attrice si è fatta conoscere già lo scorso anno al suo esordio sul grande schermo con il ruolo di Maria nell’acclamato remake di West Side Story di Spielberg di grandissimo successo e pluricandidato agli Oscar.
La replica della Disney
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Dunque secondo il “Tyrion” de “Il Trono di Spade” la scelta di una Biancaneve latina è coraggiosa e innovativa. Nella storia originale, ha fatto notare, le caratteristiche della protagonista sono “differenti”. Ma il coraggio e la novità secondo Dinklage crollano dinanzi alla mancanza di coerenza con la scelta di non aggiornare la “visione” su “i sette nani”.
Non si è fatta attendere la replica della Disney dopo il polverone sollevato. La multinazionale non è scesa in polemica e ha tenuto un profilo discreto spiegando però che per prepararsi al meglio per il film stanno “consultando persone affette da nanismo”. L’obiettivo della compagnia è quello di “evitare gli stereotipi del film originale” confermando di essere in continuo “consulto con i sette attori del film”.