Finisce in aula di tribunale il caso di Morgan e Bugo, dopo lo spiacevole siparietto di Sanremo 2020, valso clamore mediatico e meme immortali sul web

Alla fine Morgan ha chiesto scusa, ma Bugo non ne vuole sapere e ha di fatto completamente ignorato il collega nel corso della prima udienza del processo penale tra i due cantanti. Cristian Bugatti, il nome completo di Bugo, ha voluto risolvere il caso in aula di tribunale e oggi, dopo quattro anni dai fatti di quel Sanremo 2020, ha ottenuto ciò che voleva. Mai e poi mai avrebbe abbassato la guardia, lasciandosi intenerire dalle scuse di Marco Castoldi, in arte Morgan. Causa per diffamazione, dunque: sarà il giudice a stabilire la ragione tra i due, basta chiacchiere. Si è parlato talmente tanto della cosa che ha superato anche il limite di sopportazione del pubblico. Si è fatto talmente un gran parlare del caso, che il meme di loro due sul palco e del “che succede?” è diventato immortale.

Cosa successe nel 2020 tra Morgan e Bugo?

Per rinfrescare la memoria di tutti, semmai ce ne fosse ancora bisogno, sul palco dell’Ariston, nel 2020, quando il Covid ancora non era arrivato da noi e non sapevamo neanche cosa fosse (lo avremmo scoperto poche settimane dopo, purtroppo), accadde l’inverosimile. Durante quell’esibizione, Morgan cominciò a cantare sotto le note del pezzo condiviso, peccato che aggiungeva parole, frasi e contestualizzava tutto al rapporto personale con il collega. Che, resosi conto del cambiamento, fece per avvicinarsi al leggio di Morgan e poi abbandonò il palco senza dire una parola più. Amadeus, sotto shock, rincorreva Bugo nel dietro le quinte. “Che succede?”, disse Morgan. Il meme, per l’appunto.

E, per sciogliere i dubbi di coloro che sostengono a gran voce che molto di ciò che avviene al Festival sia “programmato”, eccoci oggi qui presso il tribunale di Imperia a risolvere la questione dinanzi ad un giudice. Prima di andare in scena, quella sera, tra i due cominciò una lite incredibile, condita da epiteti impronunciabili. Morgan sembrava furioso, lamentava il fatto di essersi sentito escluso e di scorrettezze presunte del collega, che pare avesse voluto “prendersi la scena”, cantando anche oltre i punti concordati. Più altri tecnicismi che Morgan avrà modo di spiegare in questo processo, semmai volesse.

La prima udienza a Imperia: come è andata

Negli anni i due hanno continuato a punzecchiarsi, anche se era Morgan a provocare per la maggiore. Bugo non ne ha mai voluto sentirne parlare. Più recentemente, Morgan ironizzava sui social contro il collega, “hai bisogno di me altrimenti chi ti ca*a?”. E, dopo poche ore, continuava sbeffeggiando l’ex amico: “Ti ho scritto una canzone in faccia, neanche te ne sei accorto”. Oggi si è tenuta dunque la prima udienza, “segna un momento importante nel percorso legale che Bugo ha intrapreso quattro anni fa, costretto a citare in giudizio Morgan per aver gravemente compromesso la sua reputazione e il suo lavoro”, come si legge dal comunicato dell’ufficio stampa di Bugo. Osservando il comportamento di entrambi a Imperia, Morgan ha chiesto scusa al collega. Bugo ha ignorato Morgan, respingendo le scuse e la proposta risarcitoria pari a 3.000 euro. Il giudice ha quindi aggiornato l’udienza al prossimo 30 aprile: sarà definita la causa.

In una nota, la spiegazione della situazione da parte dell’ufficio stampa dell’artista:

“Bugo, cantautore con ben 24 anni di carriera, si è sempre distinto per la sua dedizione alla musica, impegnandosi per offrire al pubblico il meglio di sé. Dopo i fatti avvenuti in occasione del Festival di Sanremo 2020, Bugo non ha mai cercato conflitti o controversie pubbliche, ma è stato costretto a intraprendere questa azione legale per difendere la sua dignità e il suo benessere emotivo e professionale. Più volte Morgan è apparso in contesti pubblici denigrando l’immagine del collega. Bugo si affida ora alla giustizia, affinché venga fatta luce su questa situazione e vengano ristabiliti i fatti secondo verità ed equità”.

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