In un’intervista a Fanpage.it, lo scrittore ha raccontato la spiacevole esperienza che ha vissuto nella sua città natale di Milano per due piatti take away pagati ben 43 euro

“Prima non era così Milano, le cose sono molto cambiate, da tanti punti di vista, dagli affitti, ai costi, ai ristoranti. È entrata in una spirale degenerativa, a fronte di stipendi che non seguono questi aumenti.”

Queste sono le parole con cui Jonathan Bazzi, scrittore, nato a 20 minuti dal centro di Milano, descrive la sua città ed introduce l’episodio che gli è capitato.

Era andato per una cena veloce in una panetteria normalissima, in zona Porta Venezia a Milano, prendendo due piattini take away per i quali ha speso 43 euro.

Nei piattini c’erano: due focacce costate 10 euro, un fiore di zucca da 4,50 euro, una mozzarella in carrozza a 5 euro, e a dire dello scrittore non erano neanche cose “freschissime”: “Roba fatta almeno al mattino se non il giorno prima. Di sicuro era lì da ore, un po’ secca, fredda – precisando – Certo, sono cose che prendi al volo in panetteria, che magari giustifichi il fatto che hanno cose semplici per la pausa pranzo. Poi, però, le fanno pagare queste cifre e non ne vale assolutamente la pena”.

Rimasto sorpreso dalla cifra, Jonathan ha pubblicato sui social le foto del piatto e dello scontrino.

Non tutti hanno preso le difese dello scrittore

Molti utenti infatti hanno commentato il post di Bazzi facendo notare che i prezzi del menù sono esposti, e che quindi è inutile lamentarsi.

Ma Jonathan ha ribattuto alle accuse: “Ero di fretta, il posto stava chiudendo. Sono arrivato gli ultimi dieci minuti e alcuni cartellini, tra l’altro, era girati. Alcuni piatti hanno il prezzo al chilo, altri al pezzo”.

Lo scrittore ha voluto sottolineare nell’intervista quanto negli ultimi anni Milano sia degenerata totalmente. Così tanto da non diventare accessibile a tutti, soprattutto agli studenti che per poter vivere in città hanno così tante spese salate da non potersi permettere il lusso di uscire a mangiare, neanche fuori dalla metropoli.

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