Via libera all’abbattimento di MJ5, l’orso che ha aggredito e ferito un uomo in Val di Rabbi lo scorso 5 marzo, in Trentino: l’animale verrà ucciso. L’uomo finì al pronto soccorso dell’Ospedale Cles, riportando lesioni al braccio e sulla testa. Attraverso le analisi genetiche, si risalì all’animale responsabile dell’attacco.
Oggi pomeriggio Maurizio Fugatti ha firmato il decreto per disporre la rimozione, attraverso l’abbattimento, dell’animale. Parte la caccia all’orso da parte del Corpo forestale provinciale trentino.
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Parte la caccia a MJ5: chi è l’orso?
MJ5 ha 18 anni, non ha mai manifestato comportamenti aggressivi prima dell’aggressione verso l’uomo avvenuta lo scorso mese. Figlio di Maya e Joze, due esemplari dalla Slovenia, con i quali è cominciato il progetto Life Ursus nella regione del Nord Italia.
L’animale non verrà abbattuto a vista ma il protocollo stanziato nel provvedimento del Governatore della Regione è di procedere alla soppressione dell’orso con una preliminare cattura. La decisione è dovuta per effettuare l’identificazione genetica dell’orso, come previsto dall’Ispra. Le motivazioni dietro alla cattura sono dovute proprio all’attacco avvenuto nei confronti di un cittadino locale lo scorso 5 marzo. La vittima percorreva il sentiero SAT-CAI in località Mandriole, comune di Malè, uscita della val di Rabbi.
Altri esemplari a rischio
Adesso rischiano anche altri esemplari come M62, sempre nella Provincia di Trento, per il quale è pronta a chiedere una nuova autorizzazione per l’abbattimento. “Ora per noi il problema non è più JJ4 – ha spiegato Fugatti – ma la convivenza uomo-animale. Chi vuole bene al progetto non pensi a quest’orsa, ma ci aiuti a trasferire gli esemplari in soprannumero. Chi ora si preoccupa delle condizioni di Jj4 fa ideologia e non ha a cuore la sopravvivenza del progetto Life Ursus”.