Ieri, 22 marzo, è stata la giornata nazionale dei disturbi del comportamento alimentare, denominata giornata del fiocchetto Lilla: la mamma e nutrizionista Laura Chelli, di Bologna, ha pubblicato sul suo profilo Facebook un post in cui mostra la foto di un pollo arrosto pronto del supermercato e l’insalata già lavata in sacchetto, “insalata che non mangia nessuno se non la sottoscritta”.

“Sono una mamma di m…?”- scrive la donna sul famoso social network. “Oggi per cena ho messo in tavola il pollo arrosto del supermercato. Nonostante le bimbe avessero mangiato carne anche a scuola, nel primo piatto, nonostante anche io avessi già mangiato pollo a pranzo.” – continua.

Tuttavia, Laura spiega come spesso la realtà non sia quella dei social network “con piatti sempre perfetti, famiglie felici che mangiano sorridendosi, menu super bilanciati con cibi bio coltivati nei propri orti”.
Infatti, afferma la nutrizionista bolognese: “La realtà è anche questa: finire di lavorare tardi, non essersi organizzati e mettere in tavola la prima cosa commestibile che si riesce ad arraffare nel tragitto lavoro-casa”.

Il post del pollo da parte della mamma nutrizionista fa il giro del web: i commenti dividono il pubblico

Il post pubblicato sul profilo Facebook di Laura Chelli, in poche ore, ha raggiunto circa 90mila mi piace, 7500 commenti e oltre 4mila condivisioni.
“Nella giornata nazionale dei disturbi del comportamento alimentare non voglio colpevolizzare foodblogger e divulger che indicano le regole di una alimentazione virtuosa (persone che, fra l’altro, ammiro profondamente), ma mettere in luce che esiste un lato imperfetto di tutti noi e va normalizzato. Non dobbiamo avere paura di mostrarlo e vi invito a farlo più spesso. Questo aiuterà tante persone insicure che vivono con ansia il momento dei pasti.”, afferma la nutrizionista con orgoglio.
“Sono una mamma di merda? No, sono una imperfetta persona normale. Sono una di voi!”, conclude.
Diverse le reazioni degli utenti: molte persone si sono schierate dalla sua parte, sostenendo che il pollo arrosto del supermercato non sia affatto cibo spazzatura, mentre altre avrebbero optato per un altro tipo di pasto .
“Voi non siete delle mamme di m…”- scrive una nonna. “Avete il lavoro i figli e la casa fate anche troppo. L’importante essere vicini ai figli ascoltarli poi se in tavola c’è un pollo o 4 salti in padella non ha importanza. È l’amore che serve ai ragazzini, non il cibo”.
Diversa l’opinione di un’altra donna nei commenti, che suggerisce: “Ma per favore….! Invece del pollo pronto potevi prendere una zuppa con legumi. La fretta non giustifica l’ignoranza alimentare. Poveri figli destinati a una diseducazione alimentare”.

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