Annuncio importante: AAA cercasi bagnino con compenso da 3000 euro al mese. Immaginate di dover stare per ore ed ore in spiaggia, sotto il sole cocente, a svolgere lavori fisici o a dover soccorrere qualche bagnante in pericolo. Forse troppa responsabilità, forse eccessivo sforzo fisico, forse troppo massacranti gli orari di lavoro: potrebbero essere queste le cause di una carenza sempre più significativa di persone disposte a lavorare come bagnini durante la stagione estiva.
Eppure, la paga è tutt’altro che misera: un bagnino alle prime armi può guadagnare intorno ai 1800 euro mensili, per un “senior”, un esperto del mestiere, la mensilità tocca i 3000 euro.
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L’intervista del Corriere: cercasi bagnino con compenso da 3000 euro al mese
Il Corriere della Sera ha intervistato diversi proprietari di stabilimenti balneari, interrogandosi circa le cause che spingono sempre meno ragazzi (ma anche adulti) a intraprendere questo mestiere che, come abbiamo visto, è comunque ben retribuito. Dunque, le motivazioni non sono da cercare nelle irregolarità contrattuali o negli stipendi bassi, bensì innanzitutto nella cultura di questo mestiere, considerato troppo modesto.
Stefano Battistoni, titolare di uno stabilimento balneare a Cesenatico, ha spiegato come la scorsa estate uno dei suoi dipendenti si sia licenziato, poiché si rifiutava di pulire la spiaggia: “Non voleva svolgere una mansione considerata umile”. Differente l’opinione di Marta Marzioli, proprietaria di un lido di Tarquinia, nel Lazio, secondo la quale è il poco tempo libero la causa della scarsa adesione: “Per coprire una torretta ho dovuto assumere due ragazzi part-time, perché non volevano tutti i pomeriggi occupati”.
Un altro problema – spiega la titolare – è la mancanza d’esperienza: “Quest’anno abbiamo tanti ragazzi giovanissimi, ma andrebbero affiancati e le persone con più stagioni alle spalle sono sempre meno”.
Più ampio il ragionamento di Giovanni Zavalloni, 65enne di Cesenatico, che svolge questo mestiere da quasi cinquant’anni, ma che d’inverno fa il muratore.
“I ragazzi di oggi non hanno quella fame che avevamo noi, anche per le condizioni più agiate delle famiglie di provenienza”. Inoltre, per quanto possa apparire “semplice”, il mestiere del bagnino è tutt’altro che scontato, come conferma Zavalloni: “È un lavoro molto complesso, siamo il primo soccorso in mare: c’è bisogno di formazione e richiede fatica fisica. La consiglio come esperienza soprattutto agli studenti – prosegue l’esperto guardaspiaggia: si impara molto, dalla- gestione alla prevenzione delle emergenze. E infine si lavora all’aperto, a contatto con le persone”.