I fatti risalgono alla sera di domenica 29 gennaio, quando i banditi hanno fatto irruzione nella villa della famiglia Facchinetti: Francesco ha parlato della rapina e delle sue sensazioni dopo lo spavento. “Purtroppo è vero. Mio padre, mia madre, mio fratello e mia sorella hanno subito una rapina brutta, che vorresti non capitasse mai nella vita. Fortunatamente, nonostante la follia della cosa, stanno bene. Posso dire che sono triste e amareggiato di come si è trasformato il nostro Paese. Non è una condanna avere una villa, avere guadagnato i soldi onestamente: mi devo sentire libero e sicuro nel Paese dove vivo. È una vergogna”.

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Rapina alla villa della famiglia Facchinetti, lo sfogo di Francesco sui social: cosa è successo lo scorso 29 gennaio

La sera dei fatti, i malviventi armati di pistole e con i volti camuffati da un passamontagna, hanno aggredito Roby Facchinetti e la moglie Giovanna Lorenzi. I rapinatori non hanno fatto ricorso alla violenza ma hanno minacciato la famiglia del cantante, rubando gioielli e oggetti preziosi. “Cari amici, avrete appreso dai media della vicenda che ha riguardato me e la mia famiglia – ha detto Roby Facchinetti – Sono stati 35 minuti terribili, i più brutti della nostra vita. Voglio però tranquillizzarvi. Stiamo tutti bene. Non posso rivelare altro, sono in corso le indagini, ma vi ringrazio per la vicinanza che mi state dimostrando. Un abbraccio Roby”.

Rapina in casa Facchinetti, lo sfogo di Francesco. Poi ha proseguito il proprio sfogo il figlio Francesco: “In un paese dove c’è la pressione fiscale superiore al 60%, noi non ci sentiamo sicuri. Siete bravissimi, al governo la destra e la sinistra incapaci di mantenere il controllo, incapaci di mantenere l’ordine in questo Paese. Non siete in grado di fare politica, ma solo propaganda politica. Chi può come ho fatto io va ad abitare da un’altra parte. Come mai siamo andati ad abitare in Svizzera? Il motivo è questo. Non voglio crescere i miei figli in un Paese dove non possono essere liberi, dove non possono uscire di casa, dove ho paura a farli giocare al campetto vicino a casa, dove ho paura di lasciare mia moglie a casa da sola, dove ho paura di lasciare mia figlia a casa con mia moglie. Non voglio più questo. Avete reso il Paese più bello del mondo, un paese insicuro, un paese dove c’è da aver paura”.

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