L’ERBS, acronimo di Earth Radiation Budget Satellite, è in orbita da quasi 40 anni, lanciato dalla NASA nel lontano 1984, e ora, non più operativo, è in caduta incontrollata verso la Terra. L’impatto avverrà tra oggi e domani.

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Il Satellite NASA ERBS (Earth Radiation Budget Satellite), lanciato il 5 ottobre del 1984 dallo Space Shuttle Challenger durante la missione STS-41-G, partita dal Kennedy Space Center, non più operativo, è in caduta verso il nostro Pianeta e ci colpirà tra oggi, domenica 8, e domani, lunedì 9 gennaio: dove cadrà e a che ora

Il satellite, dal peso di 2,4 tonnellate, fu lanciato il 5 ottobre del 1984 e, a 39 anni di distanza, sta facendo “rientro” sul nostro Pianeta. Tuttavia, l’ERBS lanciato dallo Space Shuttle Challenger dal Kennedy Space Center nell’ambito della STS-41-G mission, non farà un ritorno felice. Infatti il satellite è in caduta incontrollata e si schianterà sul nostro suolo probabilmente nella notte tra oggi e domani.

Secondo il bollettino rilasciato dal CORDS di Aerospace Corporation, l’impatto del satellite NASA con il nostro suolo è previsto intorno alle ore 03:49 UTC, vale a dire le 04:49 italiane di domani, lunedì 9 gennaio. Vi è comunque un margine di errore piuttosto ampio: vale a dire circa 13 ore. Dunque, tenendo riferimento dell’orario comunicato, l’impatto potrebbe avvenire tra le ore 15:49 di oggi e le 17:49 di domani.

Satellite NASA in caduta incontrollata verso la Terra: le stime dell’impatto. Sempre secondo il Center for Orbital Reentry and Debris Studies, non sarà interessato il territorio italiano, non esposto a caduta di detriti, così come sarebbe al sicuro il resto dell’Europa. Il Vecchio Continente, infatti, sembrerebbe fuori dalla portata del satellite che, sempre secondo le previsioni, dovrebbe precipitare in America. A rischio anche l’Africa, ad esclusione dei Paesi centro-settentrionali, tutto il Medio Oriente, l’Asia e l’Oceania.

Le probabilità, gli studi degli scienziati nelle prossime ore

Per il momento è tutto ancora piuttosto vago ma nelle prossime ore gli scienziati proporranno stime sicuramente più dettagliate e precise, in particolar modo per poter prevedere con buon anticipo l’orario e il luogo dell’impatto. La maggior parte del satellite brucerà con l’atmosfera grazie al processo di ablazione, “tuttavia si prevede che alcuni componenti sopravvivranno al rientro”, fanno sapere dalla NASA. Secondo la Nazional Aeronautics and Space Administration, il rischio che i detriti possano colpire chiunque sulla terra è di 1 su 9,400, ma il pericolo non è scongiurato.

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