Una sperimentazione che partirà il 1° dicembre ad Arezzo (e poi a Lecce), Garante della Privacy permettendo, quella dei super occhiali. questi smart glasses che saranno indossati dagli agenti della polizia municipale i quali, con delle telecamere a infrarossi, avranno la facoltà di individuare assicurazioni e revisioni scadute, leggere targhe per eventuali furti di vetture, documenti degli utenti ed altre informazioni per procedere, nel caso, alla sanzione. Tuttavia, in seguito alle polemiche nate per quanto riguarda la privacy, è già intervenuto il Garante. Proprio per questo motivo la sperimentazione potrebbe subire uno slittamento rispetto alla data prefissata del 1° dicembre.

I super occhiali in dotazione alla Polizia Municipale di Arezzo: cosa sono e cosa possono fare gli agenti con gli speciali occhiali Lab Glasses, brevettati dalla Lab Consulenze

Questi super occhiali Lab Glasses, grazie ad un software Urbano 2.0 integrato nel device, permettono l’accesso alle principali banche dati e all’ottenimento in tempo reale di informazioni che saranno impresse direttamente sul visore oculare.

Aldo Poponcini, il comandante della Polizia Municipale di Arezzo, ha spiegato più approfonditamente il meccanismo: “I dati vengono proiettati sul visore dell’agente che controlla e può decidere se multare oppure no. La stampante di cui è dotato lo strumento permetterà di avere subito la sanzione pronta. Con la versione finale si arriverà alla notifica digitalizzata.”

Tra le altre cose gli occhiali possono inoltre registrare video trasmessi in diretta alla centrale operativa e scattare foto utili nel caso di incidenti stradali. I dispositivi, ognuno dal costo di mille euro, saranno forniti gratuitamente al comune per tutta la durata della sperimentazione.

Più controllo nelle zone con maggior tasso di microcriminalità

La vicesindaca di Arezzo Lucia Tanti ha inoltre sottolineato che questi dispositivi serviranno anche a controllare zone della città con un maggior tasso di microcriminalità, come quella del quartiere Saione dove si registra un’incidenza di reati più elevata rispetto ad altre zone. I super occhiali in dotazione alla Polizia Municipale daranno modo agli agenti quindi di scoprire anche veicoli non in regola o rubati.

Questa sperimentazione ha acceso l’interesse del Garante della privacy che, attraverso una nota, ha messo in guardia sull’uso dei dispositivi. Questi potrebbero comportare un controllo a distanza sulle attività dei lavoratore. Si tratterebbe di una violazione quella del comune e il rischio è che questi super occhiali siano un metodo per controllare a distanza l’operato e la posizione dei lavoratori, un’infrazione allo Statuto dei lavoratori. Il Garante ha così invitato al rispetto delle garanzie previste dalla disciplina privacy e dallo Statuto dei lavoratori. Il comune di Arezzo dovrà dare inoltre un’informativa sia ai cittadini sia a chi indosserà i dispositivi, dove ci sarà la valutazione d’impatto sul trattamento dei dati che li riguardano.

Super occhiali in dotazione alla Polizia Municipale: la valutazione d’impatto che il comandante Aldo Poncini ha inviato al Garante. Il comandante Aldo Poncini ha precisato: “Il kit presentato è in via di sperimentazione, siamo i primi in Italia, ma non ha nulla a che vedere con il riconoscimento facciale, ll sistema ci permette di accedere a banche dati alle quali già abbiamo accesso, ma con modalità di lavoro innovative. Ringrazio il Garante per aver posto l’accento su questi aspetti della privacy, perché di fatto si tratta di questioni per le quali ancora non è presente una normativa”. La sperimentazione potrà comunque partire solo successivamente all’autorizzazione dell’autorità del garante per la privacy.

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