Mano nella mano, attraversando un ponte di spade, Elena Mangialardo, 33 anni, di Cefalù, vicebrigadiere in servizio al Radiomobile Cassia di Roma, e Claudia De Dilectis, 40 anni, imprenditrice, si sono sposate nel Castello Bordonaro, a Cefalù, in provincia di Palermo, ma non stupitevi perché non si tratta del primo matrimonio LGBTQ per l’Arma dei carabinieri. Fin qui nessuna novità, dunque, se non fosse per l’elegante uniforme storica e picchetto d’onore di Elena, che ha chiesto all’Arma il permesso per poter utilizzare la divisa per la celebrazione nuziale.
Il bacio, il colpo di sciabola e gli applausi: non si tratta comunque del primo matrimonio LGBTQ per l’Arma dei carabinieri
La celebrazione di un matrimonio tra persone dello stesso sesso non dunque è una novità neanche all’interno dell’Arma, né questo è il primo matrimonio LGBTQ. Infatti nel 2018 Paolo e Nunzio si unirono con il rito civile a Paestum, in provincia di Salerno. Tuttavia per l’occasione gli sposi indossarono i tradizionali abiti nuziali. La vicebrigadiera Mangialardo invece ha chiesto l’autorizzazione dell’Arma per poter indossare l’alta uniforme per sposarsi.
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Non è mancata la pratica, oggetto di critiche di recente da parte dell’avvocata Carmen Posillipo, che vede l’esecuzione del tradizionale colpo di sciabola sul cappello dello sposo che, una volta caduto, sarà raccolto dalla sposa. Quindi, mentre si inchina per riprendere il cappello, riceve il colpetto con la sciabola per opera di un altro militare.
Sebbene le polemiche recenti sul tradizionale gesto, Claudia è stata al gioco. Carmen Posillipo lo ha definito “un gesto sicuramente poco elegante, maschilista e di chiara sottomissione“. Dopo il bacio le due sono state travolte da manciate di riso, tra la gioia e gli applausi dei presenti. Per il ricevimento le due spose si sono presentate con un lungo abito bianco, con lo strascico.
Claudia ha detto a Palermo Today: “Speriamo che il nostro amore sia solo un monito per tutti ad avere coraggio di amare“. La vicebrigadiera non ha rilasciato interviste, così come previsto dall’Arma.
