Aumentano i costi per la spesa alimentare e non solo. Secondo quando emerge dai dati definitivi di giugno diffusi dall’Istat, l’inflazione sale all’8%. A maggio si attestava a +6,8%. L’emergenza nazionale può degenerare considerando che l’Italia rischia di restare senza una guida al Governo.

Benzina a 2,33 euro a litro

Tra poco meno di tre settimane faremo già i conti con l’aumento della benzina. Il taglio delle accise dei carburanti scade il prossimo 2 agosto. Già all’indomani il prezzo della benzina arriverà allo storico record di 2 euro e 33 cent a litro secondo i dati Mite (2,29 euro per il gasolio, 2,46 euro per il servito per quanto riguarda la benzina e 2,42 euro per il diesel).

La ripresa post pandemia è già finita, ora inizia la “frenata“. Questo è quanto emerge dalle parole del commissario UE, Paolo Gentiloni. Entro l’arrivo dell’autunno occorrerà un nuovo intervento sulle bollette di luce e gas.

Altrimenti il rischio è che dal 1°ottobre in Italia scatterebbe un quarto trimestre drammatico con il “rischio di mandare sul lastrico le famiglie meno abbienti” come ha spiegato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

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I costi della spesa alimentare: la media mensile per il cibo, quella per le famiglie da 3 o 4 persone, quanto si spende e quanto si spenderà al mese per mangiare

La spesa alimentare rischia di diventare un serio problema per gli italiani perché, secondo Dona, “l’inflazione a +8% significa” un rialzo annuo “di 2.082 euro“. Vale a dire “963 per l’abitazione; 396 per i trasporti; 508 per mangiare e bere“. E per le famiglie con più di tre figli, si parla di un “aggravio pari a 2.978 euro” di cui “827 solo per il cibo“.

L’inflazione riguarderà ogni settore, come già stiamo vedendo da mesi. Prendersi un fine settimana di svago potrebbe diventare ormai un lusso. Dagli aperitivi, alle serate nei locali, passando per ogni tipo di attività nel contesto di distrazione e passatempo: tutto è in costante aumento, parallelamente all’inflazione generale che sta toccando il Paese.