Gli attivisti del clima bloccano nuovamente il traffico sul Grande Raccordo Anulare di Roma provocando l’ira degli automobilisti che rimproverano: “qua è tutta gente che deve andare a lavorare”. La risposta è la solita: “tra un po’ non avrete più un lavoro”. I toni si alzano e la situazione degenera: un signore perde la pazienza.

Una degli attivisti seduti a terra sull’asfalto domanda: “se non c’è cibo che esce dalla terra per mangiare, a cosa serve?”. Da lì la risposta dell’automobilista: “ho fatto il movimento studentesco nel Sessantotto, queste sono solo cazz**e! Ci hanno fatto un b**o di c**o così”.

Tra gli altri c’è chi ha provato a spiegare di voler andare a lavorare per “dar da mangiare ai figli”. Ma solo dopo l’intervento delle forze dell’ordine si è ristabilita la circolazione. Gli agenti hanno ritirato cartelli e striscioni degli attivisti del clima e hanno spostato fisicamente gli occupanti della carreggiata.

Chi sono gli attivisti del clima che bloccano il traffico e i precedenti

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L’obiettivo degli attivisti è di “sbloccare 20 giga di energia rinnovabile e l’apertura di altre centrali a carbone, comprese le trivellazioni”. Al fine di rilevare “nuove fonti di gas”. Così ha parlato un attivista ai microfoni di Fanpage. Chi sono queste persone?

Si definiscono “Ultima generazione”. Un nome non casuale ma dettato dal profondo significato di rappresentare nella realtà davvero l’ultima “classe” che sopravvivrà alla crisi climatica. E l’unica in grado di poter fare ancora qualcosa. Dal loro sito si legge “azioni di disobbedienza civile nonviolenta contro il collasso ecoclimatico”.

Si tratta di ragazzi e ragazze. Ma anche adulti, studenti, agricoltori, persone con un range d’età che va dai 17 ai 70 anni. Un gruppo di persone che nel 2021 ha dato origine a un movimento (ma non si definiscono tale) disposto “a fare tutto ciò che è necessario per svegliare le coscienze” dice Beatrice Costantino, di 29 anni.

Nessun movimento né bandiera rappresentativa, solo l’intento comune di “fare azioni non violente” ma “di dissenso e impattanti”. Una lotta che rispecchia i valori dell’Extinction Rebellion, movimento che si batte contro l’inazione per il contrasto delle emissioni e del riscaldamento globale.

I precedenti

Di recente hanno bloccato la tangenziale di Milano, posizionandosi su di un cavalcavia di Padova. Poi è stata la volta del Grande Raccordo Anulare di Roma che è stato bloccato nuovamente il 22 giugno. In totale si registrano cinque azioni da quando il gruppo di Ultima Generazione è tornato a Roma: quattro blocchi stradali e un blitz nel pieno svolgimento di una finale di beach volley.