Una ragazza pakistana nel 2021 aveva denunciato un tentativo di matrimonio forzato con il cugino. Sembrava l’ennesimo caso simile che spesso accade tra stranieri in Italia. La ragazza in seguito a un apparente tentato suicidio e dopo la denuncia era stata allontanata dalla sua abitazione e sistemata in una struttura protetta. Invece durante il processo la pakistana ha ritirato le accuse e la vicenda si è risolta con un’assoluzione per i familiari.
La ragazza per sfuggire al matrimonio aveva addirittura inscenato un suicidio
I fatti risalgono al 2021, a Reggio Emilia. La ragazza, oggi 25enne, in seguito alla richiesta di matrimonio forzato con il cugino in Pakistan, aveva denunciato lei stessa i genitori. Per sfuggire alle nozze aveva addirittura inscenato un suicidio.
Il tribunale aveva emesso un divieto di avvicinamento per i familiari
Scattato l’allarme, la 25enne è stata immediatamente allontanata dalla casa paterna e con l’ausilio dei servizi sociali aveva trovato una dimora fuori regione. Grazie all’associazione “Senza Veli sulla Lingua”, la ragazza ha presentato una denuncia formale verso i suoi familiari. Il tribunale aveva così emesso un ordine di divieto di avvicinamento alla giovane per i due genitori e il fratello.
Durante il Processo la 25enne ha ritirato le accuse rivolte alla famiglia di averle organizzato un matrimonio forzato con il cugino
Passati 2 anni si era dunque arrivati al processo per i familiari della ragazza: il padre la madre e il fratello. Tuttavia, durante l’udienza davanti al giudice, la giovane ha avuto un primo riavvicinamento con i suoi familiari. In seguito, la 25enne pakistana che aveva denunciato un tentativo di matrimonio forzato con il cugino, non si è voluta costituire parte civile contro la sua famiglia e ha ritirato le accuse. Il giudice ha di conseguenza assolto i 3 imputati per non aver commesso il fatto. I familiari della ragazza, d’altronde, hanno sempre sostenuto di non volerle fare del male e di volerle solo presentare il ragazzo pakistano. Lasciando comunque a lei la decisione finale sulla questione del matrimonio.