In occasione dell’esordio da titolare di Cristian con la maglia dell’Olbia, Francesco Totti risponde agli insulti sul peso indirizzati al figlio
Dopo gli insulti sui social destinati a Cristian Totti per via del suo peso considerato da alcuni “eccessivo”, è giunto finalmente il momento del calcio giocato e in tribuna, in occasione dell’esordio da titolare del 19enne figlio d’arte, c’era anche papà Francesco. Il 19enne è sceso in campo con la maglia dell’Olbia, in serie D, durante il match allo stadio Bruno Nespoli contro l’Ilvamaddalena. Una prova, a dire il vero, non proprio esaltante della squadra di Marco Amelia, travolta in casa 3-0. Con Cristian Totti in campo per quasi tutta la partita.
L’esordio da titolare sfortunato per il figlio di Francesco che qualche minuto prima della sfida contro l’Ilvamaddalena ha dichiarato: “Non ci sono emozioni particolari per questa sua prima volta, non è la prima volta che vado a vederlo giocare. Sulle critiche che ha ricevuto su di lui c’è poco da dire, sono semplici chiacchiere da bar fatte da chi non sa nulla. Ma ripeto, non diamo peso alle chiacchiere da bar.”
Nei giorni precedenti Cristian è stato infatti preso di mira da diversi messaggi di haters che lo hanno soprannominato persino “capitan salsiccia” dopo l’esordio con l’Olbia.
“Se dobbiamo entrare nei dettagli prima pesava di più di quello che pesa adesso, quindi si sta rimettendo. Non so se pesasse 90 kg forse 88.” Aveva affermato Ninni Corda, direttore tecnico della squadra sarda in un’intervista a Sportitalia, intervenuto in difesa del giovane calciatore. “Quel che è certo è che di costituzione tende a ingrassare, come il padre. Ha ottime qualità ed è molto in gamba. Ha qualche chilo sopra e la colpa di essere il figlio di Francesco Totti e Ilary Blasi, per questo viene trattato a pesci in faccia. Lui pensa solo a fare il calciatore, si allena tutto il giorno e posso solo parlarne bene. Ci vorrà del tempo per vederlo nelle condizioni giuste, come è capitato ad altri calciatori di categorie importanti. Se diventerà forte? Non ha senso dirlo a 19 anni, sicuramente lui è una cosa e il padre era un’altra.”
Stando a quanto riportato da Gallura Oggi, inoltre, la squadra sarda ha assunto in questi giorni un nutrizionista e uno psicologo. Intanto alcuni utenti continuano vergognosamente a ‘ironizzare’ su di lui. Del resto non è certo facile scendere in campo come figlio di uno dei più grandi calciatori della storia del calcio italiano e internazionale. C’è chi, ad esempio, intima “mo je faccio la carbonara” tentando di rievocare il celebre “mo je faccio il cucchiaio” pronunciato dal padre in occasione di Italia-Olanda degli Europei 2000.