Nella conferenza stampa del post Francia-Italia un giornalista ha fatto una domanda a Spalletti che è sembrata più una provocazione

Dopo la grandissima prova dell’Italia contro la Francia, a Parigi, un giornalista di casa ha fatto una domanda a Spalletti, nella conferenza stampa post match, che però è parsa più una provocazione. Ma facciamo un passo indietro. La convincente partita di Donnarumma e soci, con tre gol di pregevolissima fattura segnati dopo la rocambolesca rete subita dopo appena qualche secondo dall’inizio, è sembrato a tutti un grandissimo passo in avanti. Specialmente considerando il fallimento degli scorsi Europei di Germania.

Quella di Parigi è stata una mini rivoluzione fatta da Spalletti. La difesa a tre con il posizionamento di Ricci più indietro e l’avanzamento di Calafiori in possesso palla, la ricerca del fraseggio e la continua spinta degli esterni sono state prove di proficuo cambiamento e di evoluzione. Un successo che permette a Spalletti di passare sopra l’errore di Di Natale a inizio incontro ma soprattutto di placare le sue ire riguardo una domanda di un giornalista francese piuttosto provocatoria.

Una domanda che inizialmente spiazza il CT azzurro, che si sarebbe aspettato tutto tranne qualcuno che gli chiedesse se i suoi calciatori “cadessero” in modo così frequente nel finale per una precisa “tattica”. Una considerazione, quella del giornalista, forse nata da un momentaneo stato di ‘mal di pancia da sconfitta’ che mette in ombra la bella prestazione della nazionale ospite nel tempio del calcio francese, il Parc des Princes. Secondo l’inviato sportivo uno dei fulcri dell’incontro sarebbe stata la continua perdita di tempo degli italiani, piuttosto che un possesso palla praticamente pari, occasioni da entrambi le parti e i 6 tiri a 3 nello specchio da parte degli azzurri.

La reazione di Spalletti

Non appena ascoltata la traduzione della domanda, Spalletti rimane incredulo. “Cioè, la tattica di far cadere i giocatori, io faccio?” Dice, per poi fissare il giornalista fuori campo contando fino a 10 per non esplodere. “Non lo so… a me è sembrato che ci siano state due o tre situazioni dove non ci è stato fischiato fallo, che invece poi ce lo potevano dare, mi sembra proprio il contrario.” Afferma al microfono il tecnico azzurro. “Noi non siamo sfuggiti dalla partita, è che eravamo in vantaggio, non veniamo da un bellissimo momento, per cui abbiamo badato a fare sempre blocco squadra. E siccome la Francia è brava a fare questi cambi di gioco sugli attaccanti, ha degli attaccanti velocissimi, volevamo essere in condizione di raddoppiare sugli attaccanti”.

“Non vedo perché dobbiamo venire a fare quello che volete voi, facciamo quello che ci porta più vantaggio a noi.” Continua Spalletti. “E poi… io dico che la Francia è una grande squadra, che l’Italia ha giocato una grande partita, poi per me l’importante era che dimostrassimo quello che non avevamo fatto vedere l’ultima partita, al di là di quello che è il risultato che fa sempre piacere, perché qui non avevamo mai vinto, era molto che non si vinceva con la Francia, però poi l’importanza per la ripartenza era vedere una squadra in campo.” Conclude il tecnico toscano.

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