Grazie allo straordinario successo di Mare Fuori, Paolillo può portare avanti la sua vita artistica parallela da attore e cantante; nell’intervista rilasciata oggi ricorda i duri tempi della gavetta e quell'”affitto” sempre difficile da pagare ogni fine mese

Matteo Paolillo è un ragazzo come tutti, che si è fatto da solo, che viene dalla strada e che ha vissuto la miseria: con Mare Fuori si è fatto conoscere, interpretando Edoardo Conte, e oggi, nell’intervista rilasciata a Fanpage.it, ha parlato proprio di tutto, compreso il periodo in cui arrancava e non riusciva a pagare l’affitto. Paolillo è una figura centrale nella serie di successo targata Rai Fiction, in quanto è anche il cantante della colonna sonora, compresi brani “O mar for” e “Origami all’alba”, che hanno completamente spopolato.

Non tutti sanno infatti che prima della carriera da attore, Paolillo è stato ed è un cantante e rapper, conosciuto con lo pseudonimo Icaro. Ha investito tanto su sé stesso, a cominciare dal tempo. Oggi può dire a tutti gli effetti di avercela fatta, anche se il suo pensiero in merito ha una visione più ampia: “Alla fine che significa avercela fatta? – si domanda l’attore – Dipende da che obiettivi ti poni nella vita. Diciamo che l’immagine rap dell’avercela fatta si basa sul ragazzo che parte dalla periferia, che non ha niente e arriva ad avere tutto. Però questo è un po’ una visione capitalista dell’avercela fatta. Invece i miei obiettivi sono sempre stati in riferimento a poter essere creativo, quindi ce l’ho fatta a creare quello ho fatto finora, ma ancora non ce l’ho fatta a creare quello che ancora mi manca”.

Oggi, grazie al successo dello show passato in Rai dopo le prime due stagioni distribuite sulla piattaforma di Netflix, può dire di poter continuare tranquillamente due carriere parallele. Sul palco ci è salito la prima volta a “13-14 anni”. Se lo ricorda ancora molto bene: paura? Non lo riguarda. “Ero molto giovane – ricorda – quindi magari c’era anche l’inconsapevolezza”. Fece “questo monologo in napoletano antico”. Si sentì “subito a casa”.

“Con la popolarità, chi non credeva in me ha cambiato idea”

L’intervista è lunga e tocca tanti temi, compreso quello della popolarità. Si fa un passo indietro e si discute del periodo anticipatorio al successo che conosciamo oggi. Il suo percorso ha visto tanti cambiamenti, in particolar modo negli altri. Il messaggio è indirizzato a chiunque: “Io ci ho sempre creduto in quello che stavo creando, anche quando le persone intorno a me non ci credevano, poi questa cosa ovviamente cambia perché nel momento in cui sei riconosciuto o qualcuno dice ‘ok, bravo, questa cosa è buona’, allora è più facile per gli altri dire ‘ci credo’. Tante volte, quindi, ti trovi delle porte sbattute in faccia”.

Dunque, si è sentito dire che il suo percorso fosse sbagliato: “Tante persone hanno cambiato idea, anche quelle che magari non mi avevano mai preso in considerazione, di punto in bianco volevano essere miei amici ma senza mai dire: ‘Mi sono sbagliato’. Ho visto il cambiamento di tante persone che magari sono sempre state snob nei miei confronti e poi hanno smesso di punto in bianco di snobbarmi”. Si tratta del duro mondo dello show-biz.

Mare Fuori ha segnato la sua svolta, ma prima di questo grande successo mediatico non ha passato giorni facili. Aveva l’ansia: “Sì, faccio questa cosa per l’arte – si diceva (ndr) – però poi a un certo punto devo anche pagare l’affitto, no?”. Perché, si sa, l’arte non paga. Non sempre e non sempre meritocraticamente. Aveva dubbi e perplessità: quanto ancora sarebbe potuto andare avanti così? Il tempo è stato amico fedele, non ha dovuto attendere troppo prima di esplodere. Il resto è storia: Mare Fuori ha spopolato e lui si è rilassato “un po’ di più in questo senso”.

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