Tinto Brass considerato ormai da anni il re dell’eros si concede al Corriere per un’intervista a tutto tondo. Il regista di titoli memorabili come: “La chiave”, “Miranda”, “Così fan tutte”, “Monella” e tanti altri capolavori dell’eros ha parlato di tanti temi contemporanei. Uno tra tutti: le nuove piattaforme pornografiche. Per poi svelare singolari retroscena, come quando ha offerto una parte a Gianni Agnelli.
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Sul porno online: “Manca qualsiasi mediazione estetica, ha perso il mistero”
Le piattaforme attuali, di certo non incontrano il favore del genio dell’eros. Tinto Brass nell’intervista al Corriere della Sera si sofferma soprattutto sul lato etico ed estetico del nuovo porno online.
“Non mi pare una cosa bella da vedere. Manca qualsiasi mediazione estetica. Su Internet i minori che idea si faranno della donna? Di un oggetto, anziché di un soggetto. Ha perso il mistero. S’è conformata ai modelli pecorecci dei social”.
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Intervista a Tinto Brass: le parti offerte a Gianni Agnelli “Molto dotato” e a Monica Lewinsky, all’epoca first lady
Poi nel proseguo dell’intervista Tinto Brass si concede qualche aneddoto singolare. Come quando ha tentato di “ingaggiare” per un film Gianni Agnelli e Monica Lewinsky. Ricevendo da parte di entrambi un 2 di picche.
“Gianni Agnelli? Sembrava molto dotato, a giudicare dalle foto rubate mentre si tuffava dal suo yacht. L’avrei voluto per L’uomo che guarda, tratto da Alberto Moravia. La segretaria era molto divertita: “L’Avvocato la ringrazia, ma è troppo impegnato” – poi continua – Cercai di scritturare pure Monica Lewinsky, per difenderla dalle maîtresse à penser che la coprivano d’insulti solo perché avrebbero voluto essere al suo posto nella Sala Orale della Casa Bianca”.
Idee geniali, coraggio, competenza. A 90 anni Tinto Brass è ancora il re dell’eros, perché da sua stessa ammissione: “I sogni erotici non finiscono mai”.