Fa notizia già solo a guardarla, può sembrare una donna fissata per l’aspetto fisico e la forma, eppure Joan MacDonald, il “corpo” del momento, con i suoi 76 anni, ha scelto di cambiare vita solo di recente. Prima era una donna in sovrappeso, poi, verso i 70 anni, ha scelto di abbracciare il mondo del fitness. E lo ha fatto senza mai più abbandonarlo.

Dopo 8 anni, sfoggia un fisico incredibile che molte ragazze e ragazzi giovani faticano a costruire anche dopo decenni. Lei non è molto alta e quei 90 chili che segnava la bilancia in passato, purtroppo, si notavano tutti.

“Avevo problemi di pressione alta, reflusso aciso, edema alle caviglie e artrite”: insomma, una collezione di acciacchi che, alla lunga, le impedivano di vivere felice e serena. Tutto è proseguito fin quando non ha scelto un’altra via: lo sport. A salvarla è stata soprattutto la figlia Michelle, una personal trainer nella vita: non è stato difficile raggiungere i risultati, sicuramente più complesso dell’opera di convincimento. Allenamento e dieta equilibrata l’hanno rimessa subito in carreggiata e la MacDonald, malgrado le facili ironie sul nome, è riuscita a perdere 20 chili di massa grassa e a tonificare il suo corpo. “Prima era più fino”, col tempo e con l’aumento dei carichi sollevati, sta riuscendo a costruire massa magra da fare invidia a molti bodybuilder o presunti tali.

Oggi lei è uno spot vivente contro l’ozio e la vita malsana, nonché la scorretta alimentazione: il suo compito principale, al di là delle facili e ovvie sponsorizzazioni ai brand, dalle quali guadagna come ogni influencer con un minimo di seguito, è soprattutto quello di sensibilizzare la sua utenza sul tema. Il percorso di fitness e corretta alimentazione ha cominciato a condividerlo online dal 2018, dopo due anni di inizio attività.

Non possiamo fare altro che prendere spunto ed e seguire il suo esempio perché, come dice lei: “L’età è solo una scusa”. Parole che abbiamo già sentito da un altro campione del benessere e del bel fisico, nonostante i suoi quasi 90 anni. Vi riportiamo la sua storia qui sotto.

Continua a leggere su Chronist.it