Le Kardashian governano ancora come la famiglia delle regine degli Stati Uniti, ma presto potrebbero avere delle rivali in merito: ecco come sono diventate le figlie di Stallone

Sophia, Sistine e Scarlet Stallone: sono tre sorelle, le figlie di Sylvester, e oggi vi mostriamo come sono diventate. C’è chi è pronto a giurare che stiano già prendendo il posto delle Kardashian. Certo, per arrivare a quei livelli forse non basterà sfoggiare un sorriso smagliante e avere cura del proprio corpo, anche perché le altre si sono già mostrate in due serie per un totale di 23 stagioni.

Le figlie di Sylvester Stallone: ecco come sono diventate oggi

Avete letto bene: 23! Di strada da fare, se è quello l’obiettivo, ovvero di raccogliere la pesante eredità delle sorelle modelle, ce n’è ancora molta. Ma la bellezza è una priorità in questo tipo di mondo e sembrerebbe che le tre giovani abbiano ben poco da invidiare a chiunque.

Chi sono Sophia, Scarlet e Sistine Stallone: eccole ad oggi

Nate dal matrimonio tra Stallone e Jennifer Flavin, che stanno debuttando su Paramount+ con “The Family Stallone”, con episodi dedicati anche a ospiti d’onore come Al Pacino e Arnold Schwarzenegger, le sorelle sfoggiano sui social le loro folte chiome, concedendosi ogni tipo di acconciatura che ne risalti le bellezze.

Due bionde e una mora. Sophia è la sorella maggiore, conduce un podcast; Sistine aspira a seguire le orme del papà (più quelle dietro che davanti alla cinepresa); infine Scarlet, la più piccola, frequenta ancora il college e lei, sì, vuole fare proprio l’attrice.

Sophia Stallone

Sorelle tanto simili quanto diverse: il look le accumuna, favorito dalla costante abbronzatura che il clima di Los Angeles garantisce nel corso di tutto l’anno ai suoi cittadini.

Scarlet Stallone

Non solo papà, ma anche mamma è una fonte di ispirazione per le sorelle Stallone, essendo ancora oggi, a 55 anni, una donna che ama tenersi costantemente in forma.

Sophia Stallone

Sono tutte tale e quali a mamma Jennifer che ricordiamo aver preso parte anche al quinto film della saga di Rocky, il più deludente della serie.

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