Vera Gemma, figlia di Giuliano Gemma, è stata ospite a Verissimo ed ha fatto una rivelazione choc a Silvia Toffanin.

La figlia dell’attore Giuliano, Vera Gemma, è stata ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, intervista in cui ha rilasciato una rivelazione choc. L’attrice ha ripercorso la sua vita, ricordando alcuni episodi traumatici. Tra cui quella volta in cui i suoi genitori l’hanno costretta a rifarsi il naso:

“Ho avuto un rapporto molto conflittuale con il mio aspetto fisico, invece oggi mi piaccio. A 17 anni ci costrinsero a rifarci il naso. Io pensavo che i miei genitori fossero in buona fede, ma poi ho capito che non era una cosa tanto normale. Bisogna insegnare i figli ad amarsi per come si è”.

Vera Gemma e la rivelazione choc a Verissimo, il rapporto con la bellezza

In una vecchia intervista rilasciata a Today, Vera Gemma ha rilasciato un’altra rivelazione choc, riguardante il suo rapporto con la bellezza. La figlia di Giuliano Gemma, infatti, ha spiegato che a casa sua c’era una certa “ossessione della bellezza” e che le “figlie” dovevano essere “all’altezza”:

“A casa mia c’era questa ossessione della bellezza, sarà che mio padre è diventato famoso, inizialmente, grazie a questa grande bellezza, quindi le figlie dovevano essere all’altezza.

Ha esordito l’attrice, proseguendo:

“Mia sorella era bellissima, somigliava molto a mio padre mentre io avevo questi caratteri particolari, diversi e vivevo questa ossessione di non assomigliare a mio padre, di non essere abbastanza bella e di sentirmi diversa”.

Ad ogni modo, nonostante la sua ossessione di voler assomigliare a suo padre, Vera oggi non ha ancora risolto questa conflittualità con la sua fisicità. Come spesso accade alle donne, un giorno si guardano allo specchio e notano solamente i difetti e gli elementi da dover cambiare. Altri giorni, invece, quando si sono più positive, cercano di accettarsi per ciò che sono, senza troppi sforzi e giri di parole. Senza, necessariamente, trovare conforto nel giudizio degli altri:

“Oggi ho un rapporto ancora difficile con la mia fisicità, passo da un eccesso all’altro. In alcuni momenti mi vedo bellissima e addirittura penso: “Come fa la gente a non vedere quanto io sia bella?” e in altri momenti vedo tutti i miei difetti, però, ieri, guardando il film per la prima volta, sono riuscita a distaccarmi dal “come apparivo” ed è stata una grande vittoria per me”.

Ha raccontato l’attrice. “In questo film non sono mai stata attenta al “come apparivo”, non me ne fregava niente, ho pensato solo a trasmettere qualcosa in più del mio aspetto e si vede. Anche guardando il film mi sono detta tra me e me: “Finalmente non te ne frega niente di come appari”. Ci sono scene in cui non mi sono neanche pettinata, si vedono le extension, avevo il trucco colato e non ci pensavo mai perché in questo caso il problema non era essere bella ma far vedere che forse avevo qualcosa da raccontare. Sono fiera di questa “nudità” che ho messo nel progetto pur non essendo bella nel film”.

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La carriera

La figlia di Natalia Roberti ha vissuto un’infanzia particolare, crescendo tra Roma e i vari set cinematografici in cui Giuliano Gemma, lavorava. Quest’ultimo, ha coinvolto spesso sua figlia nei propri progetti, già in tenera età. Infatti, Vera ha esordito nel 1978, nel film Il grande attacco. Successivamente, nell’età della giovinezza, l’attrice si è divisa tra Parigi e Los Angeles e, in quest’ultima ha lavorato come spogliarellista in un noto locale. Ad ogni modo, l’esordio nel mondo dello spettacolo è avvenuto sia nel ruolo di attrice e sia in quello di autrice teatrale. Tra gli anni ’90 e i 2000. Di lì a poco, per Vera è iniziata la carriera cinematografica sul grande schermo, prendendo parte a diverse pellicole come: La sindrome di Stendhal e Il cartaio, con la regia di Dario Argento, Scarlet Diva, film girato da Asia Argento, Ovosodo di Paolo Virzì, grande classico del cinema italiano.

Ma non solo. Lungo il corso della sua carriera artistica, si è cimentata anche nel piccolo schermo in vari programmi televisivi e anche nelle vesti di scrittrice, pubblicando la sua autobiografia, “Le bambine cattive diventano cieche” e, successivamente anche un thriller intitolato, “Latin Lover”. Nel 2013 si è occupata del documentario dedicato a suo padre e, nel 2022 è diventata protagonista del film “Vera”, diretto da Tizza Covi e Rainer Frimmel, in concorso nella sezione “Orizzonti” della 79ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Grazie alla sua interpretazione, ha conquistato il Premio Orizzonti per la miglior interpretazione femminile.

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