Questa è la prima volta che Victoria Beckham parla con i media in merito alle affermazioni secondo le quali il marito David l’avrebbe tradita con l’assistente Rebecca Loos. Si parla ormai di storia, vecchia, vecchissima: 20 anni, pensate. Eppure, dopo due decenni, Victoria fa ancora fatica a ricordare il dolore vissuto per quelle voci sul presunto tradimento del marito quando giocava al Real Madrid, in Spagna. Da oggi, mercoledì 4 ottobre, su Netflix, è disponibile il documentario sull’ex calciatore. Si ripercorrono i passi di quel che è stato, sul campo e nel privato, compreso questo particolare, fino ai giorni nostri, nei quali ricopre il ruolo di comproprietario dell’Inter Miami di Lionel Messi. Ci sono momenti anche per apprezzare la lussuosissima dimora da 35 milioni di euro in cui convive la coppia insieme al figlio Romeo.
L’ex Spice Girl ha detto: “Sono stati i mesi più difficili della mia vita, non mi sentivo più come una coppia”. Aveva dato peso eccome a quelle voci. David confessa che ancora oggi non riesce a spiegarsi il modo in cui il suo matrimonio sia riuscito a resistere a certe intemperie mediatiche. Erano uniti solo su una cosa però, la più importante: “Combattere per la nostra famiglia”. Lottare contro le voci, le illazioni, i chiacchiericci e i “ricami” giornalistici. Fu un periodo “drammatico”. David soffriva in prima persona: “Si sentiva fisicamente male ogni giorno”, ha raccontato la moglie. Mentre l’allora centrocampista del Real combatteva sul campo, doveva portare avanti, parallelamente, una battaglia ancora più dura. E già essere “solo” un calciatore del Real comporta tantissimo stress di per sé.
Chi è la presunta amante di Beckham, l’assistente Rebecca Loos?
Rebecca era l’assistente di Beckham quando il calciatore si trasferì a Madrid. Era il 2003, lei oggi ha 45 anni ed è una ex modella. Ha posato per Playboy, finendo sulla copertina del noto magazine. Oggi è sposata con un medico norvegese conosciuto in un reality tra i tanti a cui ha preso parte durante la sua carriera televisiva. Oggi entrambi vivono in Norvegia. Si vocifera che questo scoop internazionale abbia fruttato circa un milione di sterline all’avvenente donna. Secondo quanto riferito dall’ex assistente di David, la scintilla tra loro sarebbe scattata una sera mentre erano a cena fuori insieme ad un gruppo di persone. “Si creò un’incredibile sintonia”. Pare che parlassero “senza sosta”, lei cercava di frenarsi per non mettersi “nei guai”.
Cena dopo la quale sarebbero seguite altre notti di passione insieme. Dopo certe esternazioni perse il lavoro, lei ne era consapevole. Chissà se fu davvero studiata a tavolino, visti gli effetti dello scoop, o se era tutto spontaneo. David, dal canto suo, non ha mai direttamente confermato o smentito certe voci. Rebecca si era comunque augurata che la coppia resistesse a questa crisi, “spero che rimangano insieme”. Oggi dice: “Non intendevo in nessun modo sfasciare un matrimonio, soprattutto perché in mezzo c’erano dei bambini”.
La crisi tra David e Victoria
Quello scoop di gossip sconvolse particolarmente non solo la vita della coppia, ma anche i media, il pubblico: tutti i riflettori erano su di loro. Quando David giocava nel Real, Vic aveva deciso di restare nel Regno Unito per lasciare proseguire la carriera scolastica nello stesso Paese di nascita ai propri figli. David era approdato al Real dal Manchester United. “Quando mi sono trasferito in Spagna per la prima volta è stato difficile perché ho fatto parte di un club e di una famiglia per tutta la mia carriera, dall’età di 15 anni a quando avevo 27 anni. Mi hanno venduto dall’oggi al domani, il minuto dopo mi sono venduto”.
Come abbiamo già visto in altre sezioni del sito, nel Real non è facile convivere con gli ambienti, lo spogliatoio ricco di primedonne. In generale, non è il posto migliore per chi non è forgiato nel carattere. David lo è sempre stato, ma solo a Manchester. “Ero in una città diversa, non parlavo la lingua. Ancora più importante, non avevo la mia famiglia. Ogni volta che ci svegliavamo sentivamo che c’era qualcos’altro… sentivamo entrambi in quel momento che non ci stavamo perdendo ma stavamo annegando”.
Il trasferimento di Victoria a Madrid: “Un incubo, era un circo”
“Non so come abbiamo superato tutto questo, in tutta onestà. Victoria è tutto per me, vederla ferita è stato incredibilmente difficile, ma siamo combattenti e in quel momento dovevamo lottare l’uno per l’altro, dovevamo lottare per la nostra famiglia. E valeva la pena lottare per quello che avevamo. C’erano alcuni giorni in cui mi svegliavo e pensavo: ‘Come andrò a lavorare? Come farò ad arrivare a quel campo di allenamento? Come farò a fare finta che non ci sia niente che non va?’ Mi sentivo fisicamente male ogni giorno quando aprivo gli occhi, ‘Come farò a farlo?'”. Quando David si è ambientato, Vic si è trasferita a Madrid per seguire il marito: la coppia acquisto una casa da 3 milioni di sterline, arredata dalla stessa artista. Nacque il terzo figlio a Madrid, Cruz, oggi 18enne.
Nonostante anche la capitale spagnola abbia rappresentato ricordi felici in un certo senso per la coppia, data la nascita del terzogenito dei loro quattro figli, Victoria ancora oggi ammette di non aver mai rimarginato la ferita di aver lasciato l’Inghilterra. Alla fine, per lei, Madrid si è rivelata “un incubo” e “un circo assoluto”.
La coppia oggi
Ieri, alla première di Londra, giornata di presentazione del documentario, la coppia è apparsa sicura, dimostrando di aver superato nettamente quel brutto periodo. Con loro, i quattro figli, accompagnati dai rispettivi partner. Come si noterà nell’ultimo episodio del documentario, l’ex Spice Girl fatica a contenere le emozioni quando le viene chiesto se quello sia stato “il momento più difficile del matrimonio”. Non ha dubbi Vic: “Al 100 per cento: è stato il periodo più difficile per noi. Perché sembrava che il mondo fosse contro di noi. Il punto è questo: eravamo uno contro l’altro, se devo essere completamente onesta. Fino a Madrid a volte sembrava che fossimo noi contro tutti gli altri, ma eravamo insieme, eravamo connessi, eravamo l’uno con l’altro. Ma quando eravamo in Spagna, non sembrava che fossimo l’uno per l’altro. E questo è triste. Non posso nemmeno dirti quanto sia stato difficile. E come mi ha influenzato”.
