Eleonora Cecere in un’intervista rilasciata a Fanpage.it, ha raccontato il periodo in cui ha partecipato al programma di Gianni Boncompagni, Non è la Rai e di quando un maniaco voleva ammazzarla.
Eleonora Cecere è stata una delle protagoniste di uno dei programmi più seguiti della televisione italiana, Non è la Rai, ideato da Gianni Boncompagni. La Cecere, ha raccontato i suoi ultimi 27 anni, cos’è cambiato e i momenti difficili che ha dovuto affrontare, tra cui la malattia che sei anni fa l’ha colpita: “È stato un calvario, pesavo 38 chili, mi hanno asportato l’utero e le tube. Non è facile accettare di non potere più avere figli”.
Nonostante ciò, però ha superato questo momento difficile e si è rialzata, più forte che mai. Infatti il 3 maggio 2021 è convolata a nozze con il regista Luigi Galdiero, con il quale ha avuto due figlie, Karole e Marlene, rispettivamente di dieci e otto anni.
La partecipazione di Eleonora Cecere a Non è la Rai e il suo ricordo più bello
Eleonora Cecere ha raccontato a Fanpage, quando è stata scelta per partecipare al programma di Gianni Boncompagni: “Nel 1990 feci il provino per Domenica In. Boncompagni mi chiese di cantare Il cielo in una stanza. Da lì è partita la scalata. Ho fatto Domenica In con lui, poi Stasera mi butto con Pingitore dove interpretavo Marilyn Monroe da bambina. Nel 1991, cominciava Non è la Rai. Il passaggio avvenne quasi in automatico anche se feci regolarmente un provino”.
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Immediatamente tornano a galla tanti ricordi di quel periodo e che, nonostante siano passati diversi anni, la gente ancora segue le ragazze e il programma con tanto affetto, ricordando soprattutto i gesti più belli ricevuti dai fan: “Per quanto mi riguarda, è stata la cosa più bella della mia vita. Ha lasciato tantissimi bei ricordi, la gente ancora ci segue e ci vuole bene. Tantissime persone mi chiedono di tornare in tv. Stravedono per noi. Si è visto quando Ambra ha cantato T’Appartengo a X Factor. Non è la Rai è rimasto nel cuore di tutti”.
La conferma, infatti è arrivata proprio durante la finale di XFactor dove Ambra Angiolini, in qualità di giudice, si è esibita sul palco e ha acceso completamente l’atmosfera, sotto le note del brano T’appartengo. Così la Cecere ha voluto raccontare alcuni gesti carini ricevuti dagli ammiratori: “C’erano gesti tutto sommato carini. Venivano davanti casa mia col pullman o con i motorini. Io vivevo fuori città e a volte era mio padre a riaccompagnarli a Roma. Su una strada che percorrevo ogni giorno per tornare a casa, sull’asfalto c’era scritto: “Eleonora sei tutti noi”, “Eleonora ti amiamo”. E poi c’erano gesti davvero inquietanti”.
Eleonora Cecere: “mi mandò una bambolina vudù”
Oltre a tutti i gesti carini e dolci ricevuti, purtroppo per l’ex ragazza di Non è la Rai, non sono mancati quelli pericolosi, scontrandosi anche con avvenimenti poco piacevoli, quando un maniaco la minacciò di morte: “Un maniaco mi minacciava di morte, mi mandava delle musicassette con la sua voce che diceva: “Prima o poi ti ammazzerò”, cose che mi turbavano. I miei genitori avevano paura di farmi uscire con gli amici, perché questa persona mi minacciava di brutto. Mi mandò anche una bambolina vudù con una gamba in meno, uno spillo infilzato nelle tempie e un cappio al collo, su un biglietto c’era scritto: “Questa sei tu e questa è la fine che farai”. È sceso il panico sulla mia famiglia e nei miei occhi, avevo paura”.

