Massimiliano Cavallaro è morto mentre svolgeva il suo lavoro di camionista. L’uomo, infatti, per cause ancora al vaglio degli inquirenti, nella serata di mercoledì 10 luglio è deceduto a causa del ribaltamento del mezzo pesante sulla A1, tra il bivio di Casalecchio e Sasso Marconi. Originario di Udine, ma da tempo residente a Cinto Caomaggiore, il 46enne lascia la moglie e due bimbi piccoli.

Un tir si ribalta sulla A1: morto sul colpo il camionista Massimo Cavallaro

Secondo le prime ricostruzioni dei fatti, l’incidente sarebbe avvenuto nella serata di mercoledì’ 10 luglio sulla A1. Durante il transito verso Firenze, infatti, il tir guidato dal 46enne si è ribaltato nei pressi di un cantiere autostradale. Durante la caduta della cabina, l’uomo, sbalzato dal suo sedile di guida, ha rotto il parabrezza del mezzo pesante ed è stato scaraventato sull’asfalto. Il violento schianto non ha lasciato scampo a Massimiliano Cavallaro che è morto sul colpo prima che i medici potessero soccorrerlo. Nelle ore successive alla tragedia, Autostrade per l’Italia, con una nota ha chiarito che il cantiere era “correttamente installato e segnalato”. Le autorità non escludono che possa essere stato un colpo di sonno a causare la tragedia.

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Il messaggio d’addio della moglie

In queste ore, intanto, dopo due giorni di lutto profondo per la morte di Massimiliano Cavallaro, la moglie ha trovato la forza per scrivere uno straziante messaggio d’addio per il marito prematuramente scomparso. “Massimiliano è sempre stato in primis un gran lavoratore e un papà meraviglioso. Anche se il lavoro lo portava lontano da noi anche per decine di giorni, lui c’è sempre stato vicino. Era praticamente la nostra quotidianità. Tanto da non farci mai mancare nulla anche una semplice telefonata per sentirci e sapere come stavamo”.

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