La famiglia stava tornando da una serata in pizzeria sul lungomare di Aspra. Sulla vettura anche il gemello della piccola e il fratello 14enne

Morta nell’incidente col padre ubriaco, la disperazione della zia di Aurora sui social network. Rosario Brusa, un fabbro di 40 anni, ha causato un tragico incidente stradale a Villabate. Sua figlia di tre anni, Aurora, ha perso la vita nello schianto. Brusa stava guidando in piena notte, dopo aver bevuto, con la moglie e i due figli piccoli. Ha perso il controllo della sua Volkswagen Polo, sbattendo contro un muro intorno alle 3 di notte tra sabato e domenica.

Aurora, che viaggiava in braccio alla madre, è stata portata d’urgenza all’ospedale, dove è deceduta subito dopo l’arrivo. Dai controlli effettuati dai carabinieri, è emerso che Brusa guidava con un tasso alcolemico superiore al limite consentito. Era senza patente, poiché gli era stata ritirata, e con un’auto senza assicurazione.

Secondo la deposizione dell’uomo, i freni della vettura avrebbero improvvisamente smesso di funzionare mentre si trovava in prossimità di una curva in via Natta. Questa versione sarà verificata dalle indagini dei carabinieri. La procura ha aperto un fascicolo e Brusa rischia un’incriminazione per omicidio stradale.

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La famiglia stava tornando da una serata in pizzeria sul lungomare di Aspra. Sulla vettura viaggiavano anche il gemello di Aurora e il fratello quattordicenne. Aveva chiamato i genitori perché il suo scooter si era guastato a Ficarazzi, vicino a Villabate. Tutta la famiglia era in auto al momento dell’incidente. Questo non è stato il primo incidente di Brusa: due anni fa, guidando una Fiat Punto, ha urtato quattro auto parcheggiate in viale Europa.

Il sindaco di Villabate, Gaetano Di Chiara, ha espresso il cordoglio della comunità e ha sottolineato i rischi della guida irresponsabile. Anche il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha commentato l’evento sui social. «Quanta irresponsabilità, quanta incoscienza. Non si può morire così”. E rinnova «l’appello al Parlamento affinché approvi definitivamente il nuovo Codice della strada (ora al Senato dopo l’ok della Camera): ognuno deve fare la propria parte per contrastare l’inaccettabile strage sulle strade italiane».

«Non può esistere consolazione per un dolore così profondo che ti attraversa il corpo e devasta l’anima – scrive in un post su Facebook Anna Brusa, zia di Aurora -. Una vita innocente e pura, una splendida principessa dai grandi occhi azzurri, ” è la tua fotocopia” – mi dicevano; Il sole della famiglia, non può spegnersi così. Ho sempre creduto in Dio, in un Dio buono che protegge…ma ultimamente alla luce di tutte le tragedie che accadono mi chiedo perché a rimetterci sono sempre più spesso i buoni e gli innocenti, perché questi non vengono protetti dal nostro Dio? Vivrai sempre nei nostri cuori angelo bello».

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