Simone Borgese, reo di aver stuprato una ragazza l’8 maggio scorso, è ai domiciliari senza braccialetto elettronico e non in carcere. La misura decisa dai giudici, “idonea a soddisfare le esigenze cautelari”, sta facendo discutere. Borgese, infatti, che ha già commesso tre stupri, secondo il presidente dell’associazione “Bon’t Worry”, potrebbe essere un predatore sessuale e dunque pericoloso. Inoltre, ha generato indignazione il fatto che l’uomo, appena dopo lo stupro, ha pubblicato sui social, come se niente fosse, video e foto di bimbi e cucina.

I video di ricette postati da Simone Borgese dopo aver stuprato la vittima 26enne

Dopo aver stuprato una ragazza l’8 maggio scorso, infatti, Simone Borgese era tornato alla sua solita vita, a casa della fidanzata. Sui social, infatti, sia prima che dopo la tragedia, il 39enne aveva pubblicato di tutto. Nelle ore precedenti alla violenza, Borgese aveva postato un nonno che gioca con suo nipote e “la spiaggia più bella d’Europa”. Poi, dopo aver adescato la 26enne, torna alle sue attività social, condividendo ricette di cacio e pepe e carbonara alla ‘ndujia.

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I domiciliari a casa della compagna

Simone Borgese, tra l’altro, nonostante l’arresto per aver stuprato una 26enne, è attualmente agli arresti domiciliari. L’attuale compagna dell’uomo, infatti, ha acconsentito ad accoglierlo in casa. La procura, tuttavia, ha fatto ricorso poiché per l’accusa, l’uomo, essendo molto pericoloso, dovrebbe stare in carcere. D’altronde, il 39enne ha già scontato una pena di 6 anni per duplice violenza sessuale, che è terminata nel 2021.

“Borgese è un predatore sessuale”

Preoccupato per la misura cautelare emessa nei confronti di Borgese, Bo Guerreschi, presidente dell’associazione “Bon’t Worry”, ha espresso tutta la sua preoccupazione. “Borgese lo conosciamo molto bene perché abbiamo seguito il primo caso di violenza sessuale a opera sua nel 2015/2016. Il soggetto è un seriale, e questo lo avevamo già detto anni fa. Non sappiamo se prima della tassista ci siano altri casi. Questo è il terzo. I predatori sessuali del tipo di Borgese sono casuali: vuol dire che quando gli capita l’occasione non la perdono, e agiscono, non solo stuprando, ma anche in un modo violento”.

Mi stupisco che sia agli arresti domiciliari: è un recidivo aggravato, per di più seriale, pericoloso socialmente. Non dovrebbero dargli nemmeno l’attenuante. Devono dargli 25 anni di carcere, l’ostatività e segnarlo in una bella lista di predatori sessuali. E non mi vengano a dire della privacy, perché quando una donna viene stuprata, viene spezzata per la vita”.

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