A una settimana dalla tragedia del Natisone, in cui tre ragazzi sono stati spazzati via dalla forza del fiume in piena, il corpo di Cristian Casian Molnar risulta ancora disperso. Nonostante le molteplici squadre di soccorritori, infatti, del giovane a distanza di giorni dalla tragedia, sembrano non esserci tracce. La tragedia che ha investito Patrizia, Bianca e Cristian, tuttavia, ha scioccato l’opinione pubblica, anche a causa dello straziante video in cui i tre attendono abbracciati l’arrivo dei soccorsi. Nei giorni scorsi, infatti, in molti hanno criticato l’operato dei soccorritori, rei, secondo alcuni, di non aver gestito bene le operazioni. In queste ore, però, i Vigili del Fuoco, attraverso un comunicato hanno rigettato tutte le accuse.
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Il comunicato dei Vigili del Fuoco
“Veramente qualcuno ci crede supereroi?”, inizia così il comunicato della Funzione Pubblica Cgil dei Vigili del Fuoco. “Nessuno immagini di colpevolizzare l’operato del personale intervenuto quel giorno. Ogni scenario di intervento è per i Vigili del Fuoco chiamati a prestare soccorso, diverso e complesso nel suo approccio. Lavorano sottorganico, con un sovraccarico di lavoro a volte inaccettabile. Le squadre, a volte ridotte a 3 unità rispetto alle 5 necessarie, non riescono a coprire il territorio in tempi brevi e in maniera uniforme. Il personale non fa la formazione obbligatoria e non riesce a mantenere gli standard operativi a causa dell’impossibilità di effettuare mantenimenti e re-training. Abbiamo carichi di lavoro eccessivi e il ripiego allo straordinario è ordinario. Veramente qualcuno ci crede supereroi?”.
“Nessuno tocchi i Vigili del Fuoco. Troppo spesso le carenze di organico, la mancanza di strumenti e attrezzature adeguate all’intervento, la scarsa capacità dell’Amministrazione di gestire l’organizzazione territoriale del soccorso e la previsione degli eventi con le sue eventuali ricadute, lascia esposti lavoratrici e lavoratori. Che hanno altissime professionalità ma che rischiano in prima persona sia durante i soccorsi che nei procedimenti delle autorità competenti che analizzano i fatti a posteriori. Per questo, chiederemo sul prossimo rinnovo contrattuale di aumentare le forme di tutela e salvaguardia per chi lavora nel Corpo”.