Speranze finite per la 38enne Giulia Mauri, investita nel pomeriggio di lunedì 3 giugno da un furgone lungo la Strada Ovest, a Treviso. La donna, trasportata in codice rosso all’ospedale Cà Foncello, ha lottato tra la vita e la morte fino alle prime luci di martedì 4 giugno, quando è deceduta nel letto della struttura sanitaria.

Giulia Mauri, investita e uccisa da un furgone: la ricostruzione dei fatti

I fatti sono avvenuti intorno alle 13:30 di lunedì 3 giugno. Giulia, secondo le informazioni al riguardo, aveva appena lasciato lo studio commercialistico dove lavorava, per recarsi a casa in bici. Tuttavia, a un tratto, avrebbe invertito il suo senso di marcia per andare a recuperare le chiavi di casa lasciate in ufficio. Una dimenticanza, questa, che le è costata la vita. Mentre percorreva la pista ciclabile alla volta dello studio, infatti, un furgone con autocestello ha investito Giulia Mauri, trascinandola nel fiume Botteniga.

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Il decesso della 38enne e i messaggi di cordoglio

Negli istanti successivi alla tragedia, alcuni passanti, testimoni oculari di quanto accaduto, si sono tuffati in acqua, recuperando la 38enne Giulia Mauri, investita da un furgone. Le condizioni della donna, tuttavia, sono sembrate immediatamente drammatiche e i soccorsi l’hanno trasferita all’ospedale Ca Foncello in fin di vita. Giulia, tuttavia, nel letto della struttura ospedaliera del Trevigiano, ha esalato il suo ultimo respiro nella mattinata di martedì 4 giugno.

A rendere nota la tragedia è stato il sindaco di Treviso: “Giulia Mauri non ce l’ha fatta. Abbiamo pregato e sperato per lei. A nome di tutta la comunità trevigiana porgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia”. Negli istati successivi, invece, a rendere omaggio alla vittima è stata la scuola di karate Ren Bu Kan, frequentata dalla donna. “Se n’è andato un angelo. Una persona per bene, innamorata di tutto ciò che la circondava, un punto di riferimento per ognuno di noi. Siamo stati fortunati ad averti tra noi come allieva, amica e collaboratrice.  Lasci un vuoto immenso. Grazie Giulia, ti porteremo per sempre nel cuore”.

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