Era la sera del 2 gennaio 2022 quando Adalgisa Gamba, mamma 40enne di Torre del Greco, affogò e uccise in mare suo figlio di 2 anni. La donna, temeva che suo figlio fosse autistico e così programmò il gesto efferato. In queste ore, infine, un anno e mezzo dopo la tragedia, la donna è stata assolta perché ritenuta incapace di intendere e di volere.

Mamma affogò il figlio temendo fosse autistico: la ricostruzione della tragedia

All’epoca dei fatti, il giudice Fernanda Iannone fece emergere in tutta la drammaticità le motivazioni che spinsero la mamma ad affogare il figlio di appena 2 anni. La donna, infatti, tramite una diagnosi “fai da te” su Google, era arrivata alla conclusione che suo figlio Francesco fosse autistico. La paura della patologia, che giorno dopo giorno era diventata un’ossessione per la 40enne, la spinse a pianificare nei minimi particolari l’efferato omicidio del piccolo Francesco. Alla fine, la sera del 2 gennaio 2022, suo marito, allarmato per l’assenza di moglie e figlio in casa, chiamò i soccorsi. Ormai, però, era troppo tardi, perché alcuni minuti dopo Adalgisa fu rinvenuta su uno scoglio in riva al mare, con suo figlio ormai morto accanto.

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Gli insulti shock del marito dopo l’assoluzione

In queste ore, invece, la mamma che affogò il figlio è stata assolta dall’accusa di omicidio premeditato del piccolo Francesco. Una decisione, questa, che ha scatenato tutta la rabbia del marito della donna, che ha insultato la moglie in tribunale. “Devi morire, sei un’assassina”, ha gridato l’uomo alla moglie, augurandole terribili malattie.

Salvatore Del Giudice, legale della donna, invece, si è detto pienamente soddisfatto del verdetto. “È stato un processo particolarmente difficile, sia professionalmente che umanamente, ma finalmente è stata fatta giustizia. Gisa è stata prosciolta perché è una persona malata. Adesso, passo dopo passo, dobbiamo aiutarla affinché torni alla normalità”.

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