Nella serata di venerdì 17 maggio, intorno alle 18:00 a Palazzo Vercellese, in provincia di Vercelli, un neonato di appena 5 mesi è stato sbranato e ucciso dal pitbull di casa. Il bimbo, secondo la ricostruzione della tragedia, era in braccio alla nonna che lo stava dondolando in giardino, in attesa che tornassero i genitori, andati a fare la spesa. Tuttavia, a un tratto, il molosso della mamma e del papà, ha fatto cadere la nonna e azzannato alla testa il piccolo Michele. Ad assistere alla scena e a soccorrere i due, sono stati due vicini di casa, che hanno raccontato la tragedia a cui hanno assistito.

La testimonianza shock dei soccorritori

Nello specifico, a raccontare gli istanti in cui è avvenuta la tragedia in cui un neonato è stato ucciso da un pitbull, è Katia, un’infermiera del posto e vicina di casa della famiglia. “Una tragedia così grande io non l’avevo mai vista in 38 anni di lavoro come infermiera”. Esordisce così la donna, che ancora sotto shock, aggiunge: “All’improvviso io e Hassan (l’altro soccorritore), abbiamo sentito urlare la donna: aiuto, aiuto, il bambino, salvate Michele. Io e Hassan, allora, ci siamo precipitati in strada e ci siamo trovati davanti una scena devastante. La donna, infatti, era a terra che cercava di proteggere il nipote dal cane che continuava ad aggredirli. Erano coperti di sangue. Hassan ha preso due mattoni e ha visto il cane con la testa del bimbo in bocca. Siamo riusciti ad entrare, prendere la scopa e allontanare il cane”.

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Aperta un’indagine sulla morte del neonato ucciso dal pitbull

Infine, la donna conclude: “Hassan ha preso il bambino e l’ha portato fuori. Era ancora vivo, ma le ferite erano troppo gravi. Intanto io ho avvertito il 112. La scena era davvero agghiacciante. Gli altri due cani erano sul balcone, altrimenti sarebbero intervenuti anche loro e chi lo sa che cosa sarebbe successo anche alla donna”. Sulla vicenda del neonato ucciso dal pitbull di famiglia, intanto, gli inquirenti hanno aperto un’indagine. Nello specifico, l’obiettivo delle indagini sarà quello di verificare eventuali negligenze o omesso controllo dell’animale. Il pitbull, intanto, è stato posto sotto sequestro e affidato ad un canile che ne verificherà l’eventuale indole aggressiva.

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