L’incidente è avvenuto intorno alle 23.20, quando due agenti della Polfer hanno notato l’aggressore, Hasan Hamis, che agiva in modo sospetto

Christian Di Martino, chi è e come sta il poliziotto accoltellato a Lambrate. Il vice-ispettore della polizia, è in condizioni critiche ma stabili dopo essere stato accoltellato alla stazione di Lambrate da Hasan Hamis, un marocchino di 37 anni con numerosi precedenti. L’aggressione è avvenuta giovedì sera, mentre Di Martino stava terminando il suo turno sulle Volanti. Ha subito un intervento chirurgico di lunga durata all’ospedale Niguarda di Milano, dove ha ricevuto 70 trasfusioni e ha subito cinque arresti cardiaci.

Di Martino, nato 35 anni fa sull’isola di Ischia, proviene da una famiglia in cui la divisa è tradizione. Anche suo padre era un poliziotto, un ex ispettore ora in pensione. Dopo l’addestramento nell’Esercito nella ex base Nato di Bagnoli (Napoli), Di Martino è entrato in polizia circa dieci anni fa. Questo percorso lo ha portato a Milano, dove ha servito nei commissariati di Sesto San Giovanni e Monforte-Vittoria, per poi passare all’ufficio Volanti.

Christian Di Martino, chi è e come sta

L’incidente è avvenuto intorno alle 23.20, quando due agenti della Polfer hanno notato Hamis che agiva in modo sospetto. Stava lanciando sassi dai binari della stazione Lambrate a Milano. Di Martino è intervenuto con un Taser. Nonostante il tentativo di immobilizzazione, Hamis ha estratto un coltello nascosto e ha colpito il vice-ispettore tre volte, causando gravi ferite a organi vitali.

Dopo l’attacco, i soccorsi si sono mobilitati rapidamente. Di Martino è stato trasportato all’ospedale Niguarda. Qui ha subito un estenuante intervento chirurgico di quattro ore, 70 trasfusioni di sangue e plasma, e è stato rianimato cinque volte a seguito di arresti cardiaci.

Parallelamente, Hamis è stato arrestato e portato in custodia con l’accusa di tentato omicidio tra altre imputazioni. Sarà interrogato stamattina nel carcere milanese di San Vittore. Hamis è accusato di tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale aggravata. Inoltre, di lesioni nei confronti di altri due agenti intervenuti, porto del coltello e false attestazioni sull’identità. In occasione dei vari controlli delle forze dell’ordine in questi anni, si è presentato con almeno 22 alias diversi.

Continua a leggere su Chronist.it