Il poliziotto accoltellato, Christian Di Martino, si trova ora in terapia intensiva dopo aver avuto cinque arresti cardiaci

Cinque arresti cardiaci e settanta trasfusioni: sono questi gli ultimi drammatici dati sulle condizioni del poliziotto Christian Di Martino che combatte strenuamente tra la vita e la morte dopo essere stato accoltellato la scorsa notte presso la stazione di Lambrate. Tre sono le coltellate inferte al vice ispettore 35enne: al polmone, alla milza e in pancia. Per via della gravità dell’intervento sono state usate quaranta sacche di sangue e trenta di plasma. Ha anche un endema polmonare e sarà spostato in terapia intensiva con prognosi riservata.

Chi è l’assalitore

L’aggressore è un uomo di origine marocchina di 37 anni che al momento dell’intervento di Di Martino stava lanciando sassi su treni e passanti. Aveva anche ferito alla testa una 55enne, trasportata poi all’ospedale Fatebenefratelli. Per placare l’aggressore è stato usato il teaser, che però non ha sortito alcun effetto visto che il 37enne indossava un giubbotto. Quest’ultimo dunque ha estratto un coltello e ha inferto tre fendenti al poliziotto. Si chiama Hasan Hamis il 37enne marocchino arrestato per il tentato omicidio del poliziotto alla stazione di Lambrate.

Secondo gli accertamenti della Questura di Milano è risultato essere presente nella banca dati con diversi alias. L’aggressore, infatti, ha numerosi precedenti penali per rapina aggravata, lesioni personali e sequestro di persona. Inoltre fu condannato per reati di droga per i quali dal 2013 al 2020 è stato più volte detenuto a Napoli e a Ariano Irpino, in provincia di Avellino. La prima volta in cui fu arrestato fu nel dicembre del 2002 nel capoluogo campano e da allora è rimasto in Italia da irregolare.

Dopo la violenta colluttazione Di Martino è stato subito trasferito al Niguarda di Milano dove è attualmente ricoverato in gravissime condizioni. Nella notte ha subito una importante operazione chirurgica che ha comportato settanta trasfusioni. Trenta di plasma e quaranta di sangue.

Continua a leggere su Chronist.it