Nel pomeriggio del 18 aprile a Mortise, in provincia di Padova, un’anziana di 83 anni è stata letteralmente sbranata da 5 pitbull e amstaff. A chiedere aiuto è stata la postina del luogo, che ha immediatamente allertato i soccorsi. I medici sono riusciti a salvare la vita alla donna, ma le hanno dovuto amputare l’avambraccio sinistro e il braccio destro. Secondo le informazioni al riguardo, la donna viveva nel suo appartamento con 7 cani, legalmente di proprietà della figlia. Proprio la donna, infatti, è stata iscritta al registro degli indagati per lesioni colpose, omessa custodia e mal governo degli animali.

l’Asl ha giudicato i cani non aggressivi

In queste ore, inoltre, mentre l’anziana sbranata da pitbull e amstaff è ancora in ospedale, sembrerebbe che la figlia stia cercando di sbarazzarsi dei molossi. I cani, infatti, dopo un controllo del veterinario dell’Asl, sarebbero stati giudicati non aggressivi e riconsegnati alla legittima padrona, che ha inserito degli annunci online in cui afferma di volerli regalare. Inoltre, afferma che nessuno dei cani ha mai mostrato segni di aggressività, anche se alcuni sarebbero vivaci.

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Le parole della figlia dell’anziana sbranata da 5 pitbull e amstaff

Ascoltata sui fatti, la figlia dell’anziana sbranata da pitbull e amstaff ha rilasciato le seguenti parole. “Mia mamma dice che è caduta da sola, non fa mai riferimento ai cani.  L’unica frase che mi ha detto è che Kira è cattiva. Temo che ad aggredire mia mamma sia stata lei. Fortunatamente mamma non è in pericolo di vita, attendiamo che si riprenda per comprendere meglio la dinamica di quanto accaduto”. La donna, infine, conclude: “Dopo quello che è successo, i cani non potranno certo più rimanere e convivere con mia mamma, per questo li regaliamo”.

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