“Aveva lo scialpinismo nel sangue” – dicono gli amici
L’escursione, la montagna, la buona compagnia, poi improvvisamente, la caduta: è morta così Monica Reginato, 55enne di Castelfranco, scivolata per 300 metri nel Canalone Comici al Sorapiss, Cortina d’Ampezzo, provincia di Belluno. La vittima era in escursione con altri tre amici. Verso le 15.30 la centrale del 118 è stata allertata dai compagni. I quattro stavano risalendo la parte alta del canale con gli sci sulle spalle, quando la donna è scivolata. Giunto sul posto, il personale di elisoccorso e medico, sbarcato con l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, ha constatato il decesso della sciatrice. Monica è morta sul colpo. Sotto choc gli amici che erano con lei.
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Chi era Monica Reginato, la scialpinista morta a Cortina durante un’escursione
Monica, 55 anni, era una grande appassionata di montagna, come testimoniano le foto delle sue escursioni pubblicate sui social. Nella vita, lavorava nel negozio di famiglia. Inoltre, faceva parte della scuola di alpinismo del Cai “Le Torri” da 20 anni dove teneva lezioni agli allievi e ai giovani iscritti con il suo solito, inarrestabile entusiasmo. Proprio per il ruolo di responsabilità che ricopriva faceva aggiornamenti periodici sulle pratiche di autosoccorso sia in caso di valanga che su roccia.
Coordinatrice di Avventure nel Mondo, ha viaggiato tantissimo: famose le sue escursioni in trekking sulle Ande. Monica aveva lo scialpinismo nel sangue, attività che negli ultimi tempi praticava sempre più spesso. Il 24 marzo era stata a un passo dalla vetta del Coglians, in Carnia. Il 25 sul monte Guslon, la vedetta dell’Alpago. «Domenica in Carnia. Per poco, pochissimo, non raggiungiamo la vetta del Coglians – aveva scritto sui suoi social – Una perturbazione ci ha obbligati a desistere. Poco male. La neve nella parte alta era pessima. Tornerò a sciare su questi pendii a neve trasformata. Meritano assai. Tempo carnico top». Poi, nuova escursione, in solitaria lunedì scorso. Ma l’ultima avventura è risultata fatale.