Una tremenda tragedia si è abbattuta su Roseto degli Abruzzi: intorno alla mezzanotte del 30 marzo un ragazzino di 16 anni si è impiccato in cameretta. A trovare il corpo senza vita dello studente è stato il fratellino che sotto shock è corso dai genitori che hanno chiamato i soccorsi. Purtroppo per il giovane, però, non c’era già più nulla da fare. Nella camera non sono stati trovati biglietti e i genitori proprio non sanno il perché del gesto estremo. Gli inquirenti, intanto, stanno indagando su eventuali giochi sadici legati al mondo del web e hanno sequestrato i dispositivi elettronici del ragazzino.

Ragazzino si impicca in cameretta: la ricostruzione della tragedia

La tragedia avvenuta a Roseto degli Abruzzi è ancora totalmente avvolta nel mistero. Cosa o chi ha spinto il ragazzino ad impiccarsi in cameretta nella notte della vigilia di Pasqua? A trovare il suo corpo ormai privo di vita è stato il fratellino più piccolo e i genitori hanno immediatamente allertato i soccorsi. I sanitari del 118, però, giunti sul posto non hanno potuto far altro che accertare il decesso del 16enne. A un primo esame del corpo, il medico legale non ha trovato segni di violenza esterna e sul caso il pm della procura della Repubblica ha aperto un fascicolo.

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L’ombra di un possibile gioco social

Allo stato attuale il decesso del ragazzino che si è impiccato in cameretta resta un mistero. Non è chiaro, infatti, se si sia trattato di un gesto estremo o se sia la conseguenza di qualche sadico gioco social in cui gli iscritti sarebbero indotti ad infliggersi lesioni. Il decesso del 16enne ha scioccato tutta la comunità che si è stretta attorno al dolore della famiglia.

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