Alla fine Giovanni Colognese non ce l’ha fatta e dopo il terribile schianto del 31 gennaio, è stato dichiarato cerebralmente morto nella mattinata di giovedì 1° febbraio. Il 20enne era molto conosciuto a Oderzo, dove giocava a calcio nella squadra dell’Opitergina. Distrutti i suoi compagni di squadra gli hanno dedicato una lunga lettera d’addio.

La ricostruzione della tragedia

Giovanni Colognese è stato dichiarato cerebralmente morto nella mattinata del 1° febbraio dai medici dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Il 20enne nella serata di ieri, per cause ancora al vaglio degli inquirenti, ha perso il controllo della sua Fiat 500 in via Palugai, a Gorgo al Monticano, andandosi a schiantare contro un platano. Negli istanti successivi all’incidente, sul posto sono giunti i vigili del fuoco che hanno estratto il 20enne dalle lamiere dell’auto. Tuttavia, giunto in ospedale in codice rosso, le condizioni di Giovanni sono sembrate fin da subito molto critiche e dopo alcune ore di agonia è deceduto nel letto d’ospedale.

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Il lungo addio dei compagni di squadra di Giovanni Colognese, morto a 20 anni

Il 20enne, studente universitario e appassionato di sport, era un calciatore dell’Opitergina. La notizia della sua morte ha gettato nella disperazione tutti i suoi compagni di squadra che tramite social hanno dedicato a Giovanni Colognese, morto in mattinata, una lunga lettera d’addio.

Le tragedie arrivano quando meno te le aspetti: in una serata di metà settimana, sei li nello spogliatoio pronto ad andare in campo per l’allenamento settimanale, quando ti accorgi che manca un compagno e pensi: “avrà il turno in fabbrica”, “sarà all’ università per preparare l’esame” , “non starà tanto bene”. Pensieri normali di tutti noi ma, dopo aver letto la notizia dell’incidente, ha preso forma una tragedia a cui non avremmo mai voluto credere. Oggi purtroppo dobbiamo ancora una volta scrivere di una disgrazia, l’ennesima che ha colpito il nostro territorio. Giovanni era la nostra forza. Non è facile trovare le parole in momenti come questo: un infinito abbraccio alla famiglia non possiamo neanche immaginare lo strazio che stanno vivendo. Evolution Team, come società era come una seconda famiglia per Giovanni. Siamo vicini ai suoi cari per dirgli che in un momento così tragico non sono soli”.

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