Nella serata di sabato 27 gennaio un noto base jumper e influencer inglese, è morto a soli 33 anni in Thailandia. L’uomo, Nathy Odinson, infatti, dopo essersi lanciato nel vuoto dal 29esimo piano di un grattacielo, si è schiantato al suolo, a causa del malfunzionamento del suo paracadute.

Base jumper morto in Thailandia: la ricostruzione

Secondo quanto riportato dai media locali, del base jumper morto ci sarebbe anche un video postato da un amico della vittima sui social ed eliminato negli istanti successivi alla tragedia. Nel video, che le autorità sono riuscite a recuperare, si vedrebbe l’intera sequenza del lancio e dello schianto. Dopo il conto alla rovescia, il 33enne si sarebbe lanciato illegalmente dal grattacielo, ma a causa del paracadute, rimasto semichiuso, si è prima schiantato contro un albero, per poi piombare rovinosamente sull’asfalto. Per il 33enne Nathy Odinson non c’è stato nulla da fare ed è deceduto sul colpo.

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Le parole della testimone oculare e degli addetti ai lavori

Una testimone dell’incidente in cui è morto il base jumper inglese ha detto: “Ho sentito il rumore dell’albero e ho pensato che fosse un ramo caduto che colpiva il suolo. Poi una donna ha urlato, così mi sono avvicinato e ho capito che si trattava di una persona”. Gli addetti del grattacielo in cui è avvenuta la tragedia, invece, controllando le telecamere di videosorveglianza hanno visto i 2 parcheggiare l’auto e intrufolarsi furtivamente nello stabile. Uno di essi ha dichiarato: “Stavano realizzando contenuti video per i social media. Lo avevano già fatto prima e sapevano che non era permesso”.

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