Manuel Millefanti è morto all’età di 43 anni nel salotto della sua casa a Oltrona San Mamette, in provincia di Como. L’uomo prima morire colpito mortalmente al petto da una coltellata, ha chiamato la mamma. L’anziana però, nonostante sia corsa a casa del figlio e nel frattempo ha allertato i soccorsi, non è riuscita a salvare il 43enne. In queste ore, tra l’altro, Luca De Bonis ha confessato l’omicidio, avvenuto per futili motivi.

Manuel Millefanti morto in casa: la ricostruzione

Il 43enne, già noto alle forze dell’ordine per piccoli reati, è morto alle prime ore di lunedì 22 gennaio. Dopo essere stato colpito da un fendente al petto, Manuel Millefanti prima di morire è riuscito a chiamare la mamma, che abita in un appartamento vicino al suo. “Mi hanno accoltellato”, avrebbe rivelato all’anziana, che immediatamente è corsa da suo figlio. Tuttavia, al suo arrivo, il 43enne era già riverso a terra in una pozza di sangue e anche il successivo intervento dei soccorsi si è rivelato vano.

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La confessione del killer

Già nella serata di lunedì, però, le autorità avevano posto in fermo un uomo, accusato di aver accoltellato a morte Manuel Millefanti. Il 33enne Luca De Bonis, con precedenti per droga e altri reati, dopo l’iniziale diniego, alla fine ha confessato l’assassinio del 43enne. A incastrare il killer sarebbe stato un selfie scattato dai 2 proprio poche ore prima dell’assassinio. Nella foto, i 2 sono vicino a svariate bottiglie di alcolici e nella descrizione l’assassino aveva scritto: “Per stasera bastano dai… diciamo di sì”. Quella che era nata come una serata tra amici, dunque, sarebbe sfociata in tragedia a causa dei fumi dell’alcol. De Bonis, senza fissa dimora che di rado dormiva a casa dell’amico, avrebbe anche confessato dove rinvenire l’arma del delitto.

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