A quasi 2 anni da quel marzo 2022 in cui la 27enne Andreea Rabciuc è sparita senza lasciare traccia, un cadavere rinvenuto in un casolare di Castelplani potrebbe far luce sul mistero. Infatti, il corpo rinvenuto nella casa abbandonata, potrebbe essere quello della giovane, a confermare ciò ci sono un giubbotto bianco, delle scarpe nere e uno zaino verde che dovrebbero appartenere alla ragazza. Tuttavia, solo i risultati dell’autopsia svolta lunedì 22 gennaio sul corpo di Andreea Rabciuc potranno svelare la verità.
La lite con il fidanzato, il messaggio al papà, poi il silenzio
Attualmente, l’unico indagato per la scomparsa della 27enne è il suo fidanzato Simone Gresti. La giovane, infatti, avrebbe passato la notte in una roulotte in compagnia dell’uomo e di alcuni amici. Poi, secondo i loro racconti Andreea si sarebbe allontanata volontariamente in seguito a un litigio con il fidanzato e sarebbe sparita per sempre. Con lei, tra l’altro, non avrebbe portato neanche lo smartphone, ma su WhatsApp alle 4:30 del mattino avrebbe inviato uno strano messaggio al padre: “Mi sono messa nei guai”. Da quel momento di Andreea Rabciuc si sono perse tutte le tracce e solo l’autopsia potrà stabilire se il cadavere rinvenuto appartiene alla giovane.
Tra l’altro, il casolare in cui è stato rinvenuto il cadavere, molto vicino alla zona in cui stazionava la roulotte la sera della scomparsa della 27enne, era già stato setacciato dalle forze dell’ordine. Secondo gli inquirenti, a cui difficilmente sarebbe sfuggito un cadavere, il corpo potrebbe essere precipitato dal piano di sopra, dopo il cedimento del solaio, o qualcuno in un secondo momento potrebbe aver portato il corpo sul posto.
Potrebbe interessarti anche: Rimane paralizzata dopo il Covid: Ilenia muore a 35 anni
Le parole della mamma di Andreea Rabciuc, in attesa dell’esito dell’autopsia
Intanto, in attesa che l’autopsia confermi o smentisca se il corpo rinvenuto appartenga ad Andreea Rabciuc, la mamma della 27enne scomparsa si è scagliata contro l’avvocato di Gresti. “Tu stai difendendo un criminale che ha ammazzato la mia bambina! Io sono la madre che da due anni la sta cercando, come puoi difendere il tuo cliente? Ora voglio solo giustizia per la mia bambina, chi le ha fatto del male deve pagare. Sono sicura che c’entrano più persone e che l’hanno portata lì dopo. Ho pregato tanto che mia figlia mi mandasse un messaggio, dicendo che era da qualche parte, che non poteva tornare da me, ma almeno così avrei sputo che era viva. Adesso non posso nemmeno più sperare”.