A 11 giorni dal ritrovamento, emergono le immagini dei luoghi in cui ha vissuto: la setta spirituale, la scuola dove ha fornito falso nome, la fuga disperata

Non vedeva la nonna da quando aveva 11 anni: Alex Batty si è ricongiunto con l’amata familiare, tutore legale del 17enne che ha vissuto per sei anni nei luoghi di una presunta setta. Quello che appare è un ragazzo che, man mano, di scatto in scatto, cresce e si diverte. Gioca, vive nel comfort, proprio come avevano dichiarato i due coniugi che hanno badato a lui, un giovane proveniente da Oldham, nei pressi di Manchester. Nella comunità ci è finito dopo del tempo, quando la mamma e il nonno l’avevano “rapito”, portato via dalla nonna. Volevano fargli seguire le proprie “regole”, farlo crescere nelle condizioni che loro ritenevano adeguate.

Alex ha rotto il silenzio, ha parlato per la prima volta di questi sei anni di sparizione: ufficialmente, era andato con i familiari in vacanza in Spagna, poi è finito in Francia, passando per il Marocco. Ricostruito anche il ritrovamento: prima di recarsi presso la stazione di polizia francese, ha incontrato un fattorino mentre percorreva a piedi la strada nel sud della Francia. Questo avveniva a notte fonda, del 13 dicembre scorso. Alex ha vissuto in “stile nomade” in Spagna, in Marocco ed in Francia, insieme alla mamma Melanie e al nonno David.

Poi è passato a vivere in una “comunità spirituale”, ma ha deciso di abbandonare tutto e tutti quando Melanie gli ha comunicato l’intenzione di trasferirsi in Finlandia. Una madre che ama, pur riconoscendo che non sia “una mamma eccezionale”, come rivelato al The Sun. A fornire le foto al MailOnline è stata proprio la coppia che ha ospitato Alex. Frederic Hambye e Ingrid Beauve sono i proprietari della fattoria francese “Gite de la Bastide”: il posto in cui ha vissuto Alex Batty.

Le foto di Alex nei 6 anni della sparizione

Tra gli scatti, c’è una foto risalente allo scorso giugno in una rinomata scuola d’informatica del luogo. Come si evince dalla sua camera, il ragazzo è un grande appassionato di computer. E proprio l’istituto scolastico di Perpignan, a sud-est della Francia, aveva ricevuto il primo avvertimento preso un po’ sotto gamba dalla polizia, come spiegato dal preside. Alex aveva provato ad iscriversi come allievo utilizzando un altro nome, Zack Edwards. Poi è stato scoperto il suo nome reale e, attraverso delle semplici ricerche su Google, lo staff scolastico è rimasto a bocca aperta. Allertata la polizia, ironia della sorte “quel giorno la stazione era nel bel mezzo di uno sciopero nazionale”. Gli era stato chiesto di tornare alle 15.

“Credo che tutti si siano trovati di fronte ad una situazione in cui non avrebbero dovuto trovarsi, ma a me ha dato un po’ fastidio perché accoglievamo un minore scomparso da sei anni”, ha detto il preside della prestigiosa scuola secondaria di informatica, Gero Vigney.

Ad ogni modo, Alex ha vissuto per lo più girovagando di Nazione in Nazione, terminando poi in Francia, proprio con la coppia, che in realtà lo ha ospitato per pochi mesi, a partire dalla scorsa estate. Restano ancora diversi punti di domanda sul caso, ad esempio Alex non avrebbe mai incontrato Melanie e probabilmente anche il 17enne svolgeva lavoretti in cambio di vitto e alloggio, non solo suo nonno David.

Ingrid, l’uomo ospitale, ha detto a Mail Online:

“Zach o Alex si è divertito moltissimo quando sono è con noi, aveva una stanza tutta per sé, ha detto che aveva accesso a Internet e poteva andare e venire a suo piacimento. In estate era con noi e voleva andare in una scuola locale e lo abbiamo incoraggiato a farlo, ma aveva bisogno di documenti d’identità per farlo e ha detto che avrebbe trovato un modo per tornare in Gran Bretagna per prenderli. Ci ha lasciato all’inizio di questo mese e ha detto che sarebbe tornato in Gran Bretagna per prenderli e poi abbiamo visto la sua faccia su tutti i media. Vogliamo solo augurargli ogni bene e siamo felici che sia tornato con la sua vera famiglia. Ha 17 anni ed è pieno di progetti e ora potrà finalmente realizzarli. Non cambieremmo nulla di quello che è successo nel tempo che abbiamo trascorso con lui e ora lo stress è alle spalle e i nostri cuori scoppiano di gioia per lui”.

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