Filippo Turetta è arrivato in Italia ieri, sabato 25 novembre ed è stato trasferito nel carcere di Verona. Intanto il nuovo avvocato del 22enne, Giovanni Caruso, ha fatto sapere che il suo assistito è stato sottoposto ad una visita psichiatrica.

Filippo Turetta, ex di Giulia Cecchettin, sarà interrogato dal gip nella giornata di martedì 28 novembre. Attualmente è nel carcere a Verona, in un’area totalmente isolata. Il suo nuovo legale, ha fatto sapere che il 22enne “è molto provato”. Intanto l’autopsia della povera ragazza trovata morta, avrà luogo il 1° dicembre.

Il nuovo avvocato di Filippo Turetta: “è molto provato”

Il nuovo avvocato di Filippo Turetta, ha fatto sapere che “le condizioni di salute del mio assistito sono accettabili”. Ad ogni modo, il 22enne accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin, è stato sottoposto ad una visita psichiatrica.

Il 22enne in carcere a Verona, le parole della direttrice

Filippo Turetta è in carcere a Verona, in un’aerea isolata, ma non da solo. Stando alle parole della direttrice del carcere, Francesca Gioieni, il 22enne è un detenuto come gli altri, “normale, tranquillo”, spiegando che è stato trattato “come tutti i nuovi che arrivano”. Inoltre, secondo “le procedure normali per tutti: attenzione, cautela, visita medica, immatricolazione”. Tuttavia, la direttrice del carcere, ha specificato che “ci sono delle procedure per i nuovi giunti che l’amministrazione penitenziaria ha per il pericolo suicidi, le poniamo in atto per tutti” e poi si “cerca di fare un’attività di trattamento individualizzato”. Ad ogni modo, resterà nell’area isolata, in cella con un compagno, fino al giorno dell’interrogatorio e, solo dopo il 28 novembre, Turetta potrà incontrare i suoi genitori.

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Il trasferimento nel reparto “protetto”

Filippo Turetta sarò trasferito in un reparto “protetto”. Quest’ultimo è riservato a tutti coloro che non possono vivere nelle sezioni comuni per condizioni personali, per motivi processuali o detentivi. Ad ogni modo, proseguono incessantemente le indagini a tappeto per l’omicidio di Giulia Cecchettin. Infatti, pare che nei giorni scorsi, sia stato evidenziato un acquisto online sospetto. Del nastro adesivo argentato utilizzato la notte dell’omicidio. Ad ogni modo, le forze dell’ordine stanno effettuando tutte le verifiche necessarie nelle presunte zone dove è avvenuta l’aggressione e anche riguardo ai sacchi neri, i guanti e i due coltelli trovati accanto al corpo di Giulia Cecchettin. Insomma, tra le accuse a carico di Filippo Turetta, potrebbe esserci anche l’ipotesi della premeditazione. Tuttavia, questo potrebbe comportare al 22enne, la massima pena. Intanto il 1° dicembre avrà luogo l’autopsia sul corpo della povera Giulia Cecchettin, in maniera tale da chiarire definitivamente tutta la dinamica della violenta e cruenta aggressione.

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