Nel corso delle ricerche di Giulia e Filippo è stato ritrovato questa mattina il cadavere della ragazza vicino al lago di Barcis, in un canalone

Nel corso delle ricerche dei due ragazzi scomparsi nella notte tra sabato 11 e domenica 12, è stato ritrovato questa mattina il cadavere di Giulia Cecchettin nei pressi del lago di Barcis, in un canalone. Il lago friulano rappresentava per i vigili del fuoco e le squadre speleo-alpino-fluviali un elemento lungo la direttrice seguita dall’auto di Fillippo. Filmata dalla videocamera di sorveglianza di una ditta nella zona industriale di Fossò, in provincia di Venezia.

Il ritrovamento della 22enne veneta è stato fatto, dunque, dai vigili del fuoco nel lago friulano, dove nei giorni scorsi i sommozzatori stavano cercando indizi rilevanti. Sul luogo sarebbe già arrivato il pubblico ministero della procura di Venezia, Andrea Petroni, che sta seguendo le indagini.

“Il corpo dovrebbe essere il suo.” Afferma Bruno Cherchi, Procuratore di Venezia. “Lo diciamo sulla base dei primi riscontri dei Carabinieri, sul posto”.

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Proprio nella giornata di ieri, venerdì 17, c’era stata la prima svolta all’indagine. Turetta, infatti, era stato iscritto sul registro degli indagati e accusato di tentato omicidio. Stando alla Procura l’accusa sarebbe stata un atto dovuto per non lasciare scoperto ogni progresso investigativo. Nel tardo pomeriggio, sempre di ieri, erano anche state rinvenute tracce di sangue in un parcheggio di Fossò. Dove era stato ripreso Filippo dalla videocamera di sorveglianza e dove è stata ritrovata un’auto dello stesso modello della sua, una Fiat Grande Punto. Ora nei suoi confronti è stato emesso un mandato d’arresto europeo diramato dall’Interpol a tutti i posti di blocco in Europa.

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