Filippo Turetta nella mattinata di oggi, sabato 25 novembre è atterrato all’aeroporto di Venezia. L’aereo militare Falcon 900Ex con cui il 22enne è stato trasportato dalle Germania fino all’Italia era atteso alle 12:30, ma è atterrato circa un’ora prima, intorno alle 11:30. Giunto sul suolo italiano il presunto assassino di Giulia Cecchettin è stato arrestato e scortato fino al carcere di Verona, dove ad attenderlo c’era il suo avvocato.
Il viaggio da Francoforte a Venezia
A tal proposito, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato: “Oggi Filippo Turetta è atterrato in Italia per essere giudicato dalla magistratura del nostro Paese. Lo avevo detto domenica scorsa, in Sicilia, che era una questione di pochissimi giorni e così è stato grazie alla collaborazione con le autorità tedesche”. Le autorità tedesche hanno consegnato il recluso con mani e piedi ammanettate. Il 22enne aveva addosso una tuta con scarpe da ginnastica, il suo aspetto è apparso trasandato rispetto alle foto che girano sui social. Barba incolta e sguardo assente, il 22enne durante il viaggio non ha proferito parola ed è apparso dimesso e rassegnato.
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Atterrato in Italia, Filippo Turetta è stato scortato fino al penitenziario di Verona
Appena atterrato in Italia, Filippo Turetta è stato preso in carico dalle autorità e fatto uscire da un’uscita secondaria dell’aeroporto, è stato scortato fino al penitenziario di Verona. Secondo le informazioni al riguardo, il giovane si trovava nei sedili posteriori di una Lancia Delta. Ad attenderlo al penitenziario, oltre a decine di reporter, c’era il suo legale. Qualora il 22enne avesse voglia di parlare di quanto avvenuto, l’interrogatorio di garanzia potrebbe avvenire già lunedì.