Il disperato racconto del padre di Walter, il giovane disperso e poi trovato morto un paio di giorni fa. Era stato risucchiato dal torrente, come ci è finito è ancora un mistero

Giovedì sera il figlio vigile del fuoco, Walter Locatello, era scivolato nel torrente in piena a Belluno durante l’ondata di maltempo che ha investito gran parte dell’Italia, era dato per disperso e c’era qualche speranza, poi la macabra scoperta: “Non è vero che stava mettendo dei sacchi di sabbia come è stato scritto in questi giorni”, spiega il padre, affranto. I fatti sono avvenuti a Puos, a due passi da casa. Si è sperato nel miracolo fino all’ultimo, ma un paio di giorni fa c’è stata la terribile scoperta. “Aveva preso la pila – prosegue il genitore – per andare a controllare il livello dell’acqua, come faceva sempre. Poi ho sentito urlare papà, papà”. L’uomo non ha aggiunto altro, ha salutato e si è scusato.

Il dolore ha straziato l’intera comunità: il via vai di persone fuori dalla via nei pressi del luogo in cui è accaduta la tragedia, non dà tregua ai pensieri della famiglia del giovane. Il papà non fa altro che ricordare il dolore e il cordoglio del paese smuove il coltello nella piaga alla famiglia, straziata dalla tragedia. Il vigile del fuoco aveva 44 anni, faceva il lavoro dei suoi sogni e ce l’aveva fatta dopo diversi tentativi. Quella divisa l’aveva indosso sino all’ultimo respiro esalato. Ritrovata l’auto con il fiocco azzurro per la nascita recente del figlio: era nel punto in cui l’aveva lasciata prima di morire.

La ricostruzione

Voleva controllare quel torrente, detto Riù o Vecchio Tesa, è rimasto imbrigliato tra due sponde di cemento alte un paio di metri, senza protezioni ai lati. Dopo aver percorso qualche metro, munito di pila, probabilmente è scivolato oppure è inciampato, finendo risucchiato dal torrente. Un vicino di casa avrebbe tentato disperatamente di aiutarlo, ma il tentativo è stato fallito. C’era anche il papà. Hanno provato a lanciargli una corda, Walter non è riuscito ad afferrarla. Quello è stato l’ultimo momento in cui è stato visto vivo, poi è stato trascinato per tre chilometri. Il corpo era a 150 metri dalla foce del torrente, a 2 metri di profondità.

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