Fin da bambina Naomi Maiolani aveva avuto una sola grande passione: il volo. La 28enne di Faenza nel corso degli anni era riuscita a trasformare quella sua grande passione nel suo lavoro. Tuttavia, in uno dei tanti voli che aveva eseguito, nella giornata di ieri, per causa ancora al vaglio degli inquirenti, è precipitata sulle colline di Fontia. Solo dopo diverse ore i soccorritori sono riusciti a raggiungere il suo corpo, carbonizzato sotto i rottami del velivolo.
La ricostruzione del viaggio, fino al tragico schianto
La 28enne Naomi Maiolani era alla guida dell’elicottero AS350B3. Il suo viaggio era iniziato diverse ore prima dalla Sardegna e aveva fatto scalo all’Isola d’Elba per fare rifornimento. Poi, ripartita, sarebbe dovuta arrivare a Sondrio, base della ditta Elitellina, azienda per cui la ragazza lavorava. Invece, il suo viaggio, per ragioni ancora ignote è terminato nei pressi di La Spezia, dov’è precipitata, morendo sul colpo.
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Le parole dei familiari di Naomi Maiolani
Sotto shock la famiglia di Naomi Maiolani ha raccontato quanto amasse il volo la loro figlia. “Il volo era sempre stato la sua passione, a partire da quando a quattordici anni scelse di iscriversi all’Istituto aeronautico di Forlì”. Poi, dopo il diploma la ragazza si iscrisse alla facoltà di Scienze internazionali a Bologna. Tuttavia, la sua passione mai sopita per gli aerei riemerse ancora più potente e la 28enne decise di iscriversi alla scuola di formazione della Italfy Aviation. “Aveva conseguito in breve tempo tutti i brevetti necessari per diventare elicotterista – ricordano i familiari –. Da alcuni anni lavorava per un’azienda specializzata della provincia di Sondrio. Per questo si era trasferita in Valtellina”.
